Fonte: Roma
«In Campania non ci sono focolai di coronavirus». Il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, fa il punto della situazione ed evidenzia «il grande rigore, l’ attenzione e la puntualità messa in campo dalle autorità sanitarie e dalla Regione. Stiamo dando una immagine di efficienza in tutte le realtà». E ancora: «Nei giorni scorsi c’ è stata anche una preoccupazione sulle maschere chirurgiche ma abbiamo risolto tutto parlando con il capo della Protezione civile. Domani (oggi ndr) ne arriveranno 300mila. E siamo a lavoro per individuare i posti letto riservabili in caso di aumento del problema». Poi avverte: «Chi dovesse accusare problemi resti a casa e contatti il medico di famiglia. Per evitare il diffondersi del contagio serve un grande sforzo di responsabilità, che in alcuni casi è mancato». Il governatore fa riferimento ai primi tre casi di positività riscontrati in Campania l’ altro giorno: «Parliamo del tecnico di laboratorio che lavorava all’ ospedale di Cremona dove, se non sbaglio, ci sono 80 casi. Ebbene, se sei un tecnico dovresti avere la consapevolezza di quello che sta accadendo e mettere in atto un comportamento responsabile. Ed invece da Cremona ha preso il Frecciarossa, poi da Salerno un bus fino a Vallo Scalo e poi è arrivata a Montano Antilia.
Abbiamo dovuto ricostruire tutti i suoi spostamenti e fare i tamponi a tutti coloro che aveva incontrato. Nel caso di Caserta, la ragazza veniva da Milano, il ragazzo che l’ ha accompagnata in auto è risultato positivo. C’ è poi l’ avvocato napoletano, che ha frequentato aule di Tribunale fino a martedì e avuto contatti con i colleghi che sono risultati positivi. Noi lavoriamo per bloccare i contagi ma serve maggiore responsabilità in ciascuno di noi. Per questo procederemo a denunciare persone che non rispondono a ob bligo di responsabilità e comportamenti corretti». De Luca tocca anche il capitolo -scuola, con la disposizione arrivata dopo la conferenza stampa di riaprire domani. «Se tieni aperti i tribunali, consenti partite aperte al pubblico diventa ridicolo chiudere le scuole: un conto sono zone in quarantena, altro un’ area come la nostra» spiega lo “sceriffo”. Che poi bacchetta i sindaci: «In questa fase possono adottare un comportamento opportunistico e bloccare tutto oppure essere responsabili». Riguardo il decreto del Governo, il numero uno di Palazzo Santa Lucia è chiaro: «Dobbiamo cominciare a dire al Governo che la ricaduta economica del coronavirus va al di là della zona rossa. Abbiamo ricadute sul sistema alberghiero e disdette pesanti soprattutto nelle aree del Cilento, del litorale domitio, di Ischia, Procida e Capri, oltre che nei luoghi d’ arte. Quindi c’ è un problema di carattere generale.
Lunedì (domani ndr) avremo un incontro con le categorie economiche». Infine, un’ altra frecciata: «Dopo una settimana schizoide mi pare si stia riprendendo una fase di serenità generale. La Campania ha contrastato con nettezza la rottura possibile dell’ unità nazionale, soprattutto su materie come sanità e scuola. Sia detto che mai come in questo momento è emerso con assoluta ne cessità il ruolo delle Regioni: come si può controllare da Roma quanto accade negli oltre 8mila Comuni italiani? Pertanto dobbiamo valorizzare le autonomie locali».