Da Il Mattino
Paola De Ciuceis
Dopo le grandi opere di Land Art negli anni Sessanta e Settanta del Novecento e le prime rappresentazioni della natura su tela negli anni Ottanta, la ricerca di Ettore De Conciliis si assesta sulla narrazione dei luoghi e dei moti dell’ anima attraverso la magia della pittura. Nascono così cicli di intensa ispirazione paesaggistica, tra cui anche i 7 lavori che, riuniti sotto il titolo «Eutopìa», Iki Capri e Fondazione Ignazio Cerio presentano a Capri a palazzo Vanalesti. A cura di Mimma Sardella, la mostra propone lavori ispirati all’ isola azzurra dove De Conciliis, affascinato dal mito delle sirene e dalla storia di Tiberio, ne restituisce la bellezza e il senso di pace che trasforma il luogo, appunto, nell’«Eutopìa» del titolo: il luogo buono, il luogo del Bene. «Di tale bellezza parlano le tele di De Conciliis – commenta la stessa Sardella – i dipinti si affacciano sui muri donando emozioni riservate, senza rumore sollevando, come alito di vento nutrito di pulviscolo di luci atmosferiche, la suggestione che lo spazio interno della tela, fermo come nell’ immagine di uno scatto fotografico, diventi come lo spazio di attesa, meglio di pausa che ferma il tempo dello scorrere incessante della vita: uno spazio di quiete che aspira alla Pace».