Fonte: Metropolis
di vt
«I danni provocati dai datterai hanno contribuito al disastro ambientale, ma non l’hanno determinato perché i danni sono risalenti nel tempo di ben oltre 30 anni. Molto prima dell’entrata in vigore della norma che risale al 2015». Così il professor Giorgio Bavestrello, docente dell’Università di Genova, ha risposto in aula alle domande di pm e difensori, relazionando sul disastro ambientale dei Faraglioni e di Capri che sono stati devastati per anni dai datterai, pronti a utilizzare anche cariche esplosive per estrarre i preziosi mitili dagli scogli. Alla sbarra davanti ai giudici del Tribunale di Napoli – con il rito dell’abbreviato condizionato – ci sono gli stabiesi Luciano Donnarumma, Elpidio, Catello e Giuseppe Viola, oltre che un gruppo di datterai di Napoli. Proprio i tre Viola, nella serata di venerdì, hanno potuto anche fare ritorno a Castellammare, dopo che è stato accolto il ricorso presentato dall’avvocato Raffaele Attanasio di Pompei, contro il provvedimento di divieto di dimora in Campania. La Procura aveva richiesto questa misura cautelare sottolineando che i tre avrebbero potuto reiterare i reati per i quali sono a processo. Ma a pesare sulla decisione del Riesame è stato proprio il controesame dei periti incaricati dal Tribunale. I datterai affronteranno dunque il processo senza alcun provvedimento cautelare ed è chiaro che la battaglia tra accusa e difesa è sulla qualificazione del reato. Secondo la Procura i datterai si sono resi colpevoli del disastro ambientale della costa in provincia di Napoli, mentre la difesa ritiene che non gli possa essere addebitata questa responsabilità.