Fonte: Libertà
Venerdì la cerimonia a Roma, poi serata tv il 1 luglio su Raiuno. Letta: «È la Cassazione dei premi». Rossi: ricorda la centralità Rai
ROMA
Da Fiorenza Sarzanini a Aldo Cazzullo, da Carlo Conti a Francesca Fagnani: ci sono tanti volti noti al grande pubblico tra i premiati della 17esima edizione del Premio Biagio Agnes. «Nomi di tale livello e riconosciuto prestigio che non c’è bisogno di illustrare chi sono, né di spiegare il motivo della premiazione», ha sottolineato il presidente della giuria Gianni Letta in conferenza stampa a via Asiago. L’evento si svolgerà venerdì 20 giugno per la prima volta nello scenario di Piazza di Spagna a Roma e andrà in onda martedì 1 luglio in seconda serata su Rai 1. Sul palco, come ormai da tradizione, i conduttori Rai Mara Venier e Alberto Matano presenteranno la cerimonia con rappresentanti delle istituzioni e protagonisti dell’informazione, dello spettacolo e della cultura. «Questo premio è la Cassazione dei premi giornalistici e letterari – ha sottolineato Letta -. Agnes è stato un grande manager e un mitico direttore generale della Rai. Credo che il suo principale merito sia stato di aver dato a tutti quelli che in azienda lavoravano l’orgoglio e la fierezza di appartenere alla Rai». «Il Premio Agnes ricorda il grande direttore generale della Rai e ci aiuta a rivivere la storia del servizio pubblico – ha affermato l’ad Rai, Giampaolo Rossi -. Agnes fu il direttore generale che affrontò il duopolio in un processo di cambiamento radicale del mondo della tv. Una fase storica quasi parallela a quella attuale». È un riconoscimento – ha concluso – che consente di «ricordare la centralità della Rai che è il vero soggetto che regge l’industria nazionale». Il presidente facente funzione Antonio Marano ha messo in evidenza che «in questo mondo la gente pensa di sapere perché ha visto una notizia sui social. Questo premio mette in evidenza il valore della verità, oltre a dare una certificazione a una firma e un volto. Comunicare e informare oggi ha un valore più importante di ieri». La manifestazione traslocherà per il primo anno a Piazza di Spagna. «Ci eravamo già trattati bene con Piazza del Campidoglio, ma ora la stiamo riportando a lucido e abbiamo trovato un luogo altrettanto autorevole e bello. Penso che sia la location giusta per onorare Biagio Agnes», ha detto l’assessore ai Grandi Eventi di Roma, Alessandro Onorato, che sarà presente alla cerimonia con il sindaco Roberto Gualtieri. Mara Venier è alla sua ottava conduzione. «Per me condurre la serata è come un premio, una medaglietta – ha detto – , ma a muovermi c’è il cuore, per l’affetto che mi unisce alla famiglia Agnes e a Biagio che mi ha voluto molto bene». «Per me è il decimo anno – ha aggiunto Matano -. Penso che questo premio sia un punto di riferimento per chi fa il lavoro di giornalista. È un premio importante perché incarna lo spirito della Rai». Nel 2013, in occasione dei 130 anni di “Libertà”, le compiante editrici Donatella Ronconi e Enrica Prati ritirarono il Premio Agnes a Capri. Motivazione: “Compiendo 130 anni, Libertà si connota come uno dei più antichi quotidiani italiani”. Ronconi, davanti alla giuria presieduta da Letta, dedicò il premio ai lettori: «Sono orgogliosa di questo riconoscimento che non è solo nazionale ma internazionale e lo dedico ai nostri lettori che da 130 anni ci seguono fedelmente». I VINCITORI Premio Carta stampata: Fiorenza Sarzanini, Corriere della Sera; Premio Divulgazione culturale: Aldo Cazzullo, Corriere della Sera e La7; Premio per la Televisione: Carlo Conti; Premio speciale: Alberto Puoti, RaiNews24; Premio Trasmissione dell’anno: Francesca Fagnani, Belve, Rai2; Premio Fiction: “Il Conte di Montecristo” miniserie tv, Rai 1 con Lino Guanciale, Gabriella Pession, Nicolas Maupas. Regia Bille August; Premio Giornalista economico: Alessandra Ricciardi, Italia Oggi; Premio Giubileo: Fabio Marchese Ragona, Gruppo Mediaset e Il Giornale; Premio Generazione digitale-podcast: Martina Pennisi, Corriere.it; Premio Saggista scrittore: Roberto Garofoli e Bernardo Giorgio Mattarella per il libro “Governare le fragilità”, Mondadori 2025. Gianni Letta e Simona Agnes; a destra, Enrica Prati e Donatella Ronconi premiate nel 2013 per i 130 anni di Libertà.