Fonte: Metropolis
di Marco Milano
Da Sorrento e Capri parte la crociata per collegare finalmente lo sviluppo economico al turismo. L’appello porta la firma di Sergio Fedele presidente Atex Campania, Mario Colonna delegato turismo Macroarea Aicast Penisola Sorrentina, Fabio Colucci presidente Club dei 500, Mauro Di Maio presidente nazionale Chiavi d’Oro Faipa, Giulio Galano presidente Le Chiavi D’Oro Campania Felix, Graziano D’Esposito presidente Atex Isola di Capri, Giovanni Rosina associazione Charter Campania e chiede di fare del terziario il settore centrale dell’economia italiana. La missiva è stata inviata al ministro dello sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti al quale viene sollecitato a gran voce di dire «basta a visioni miopi, il turismo sia considerato come l’industria manifatturiera». Nel documento sottoscritto dagli operatori turistici della penisola e dell’isola di Capri ci si rivolge a Giancarlo Giorgetti, «dopo le sue recenti dichiarazioni relative ai fondi del Pnrr che devono dare sostegno ai settori strategici e alle fondamenta della nostra economia». L’attenzione è posta su quella che è una saldatura indissolubile per disegnare il futuro dei giovani e per dare nuove prospettive all’economia. «Il ministro ha aggiunto scrivono – che occorre porre al centro l’industria manifatturiera che crea occupazione e ricchezza. Siamo assolutamente consapevoli di quanto sia importante dedicare attenzione ed energie alla nostra industria. Ma nello stesso tempo registriamo con grande amarezza che il turismo non viene menzionato nelle parole del ministro. Si tratta di una dolorosa conferma della visione miope che da decenni hanno i nostri governi su di un settore che è sempre stato marginalizzato. Il nostro paese continua a considerare il turismo meno centrale per il suo sviluppo rispetto ad altri settori, ignorando non solo i suoi effetti in termini di Pil e di occupazione ma soprattutto quale straordinario potenziale genererebbe se supportato da una visione che esaltasse luoghi unici al mondo grazie alla loro storia, arte, cultura, enogastronomia. Ecco perché da località turistiche tra le più famose al mondo concludono – abbiamo chiesto al ministro di fare tutti gli sforzi possibili affinché, anche nel nostro paese, si proceda finalmente a collegare lo sviluppo al turismo».


















