Fonte: ilmattino.it del 18 marzo 2022
di Anna Maria Boniello
Ad Anacapri si torna a parlare svedese. Riprende, all’ Istituto Superiore “Axel Munthe” di Anacapri, il corso di lingua svedese istituito nel 2019 in occasione di quello che fu un duplice anniversario legato al medico, scrittore ed umanista scandinavo, fondatore di Villa San Michele, una delle più celebri e visitate dimore storiche dell’ isola, maestosamente affacciata sul Golfo di Napoli e situata a pochi passi dall’ imbocco della Scala Fenicia, la più antica via di collegamento tra Capri ed Anacapri. Nel 2019 ricorrevano e si festeggiavano infatti, contemporaneamente, i 70 anni dalla morte di Munthe e i 90 dalla pubblicazione inglese del suo famoso libro “La storia di San Michele”, autobiografia romanzata tradotta in oltre cinquanta lingue. Dopo la sua scomparsa, avvenuta, scrisse Montanelli, “con un biglietto falso per Capri in tasca”, le istituzioni scelsero di intitolargli le scuole superiori di Capri ed Anacapri, in memoria del grande e duraturo impulso che lo stesso Munthe aveva dato allo sviluppo culturale e turistico dell’ isola azzurra. Oggi, quel ricordo viene quindi rinnovato grazie ad un nuovo corso di lingua svedese, fortemente voluto dalla dirigente scolastica, prof.ssa Antonella Astarita, e che sarà tenuto dal prof. Enrico Gargiulo, anacaprese esperto di lingue e culture scandinave. Gli incontri permetteranno inoltre agli studenti di approfondire la figura di Munthe, che nella vita si dedicò, oltre che alla medicina e alla scrittura, anche all’ archeologia, alla filantropia e soprattutto alla protezione della natura e degli animali. Allo studio e alla salvaguardia degli uccelli di passo è infatti dedicato un centro ornitologico, gestito proprio dalla Fondazione Axel Munthe e collocato nell’ antico Castello di Barbarossa. I 130 anni del Mattino: un’ agorà del pensiero che da sempre ospita le grandi firme


















