Fonte: Metropolis
di Marco Milano
Querelle sulla sospensione dei collegamenti marittimi tra Capri e la terraferma, le compagnie chiariscono: «La decisione di effettuare una traversata in mare spetta solo al comando della unità che la deve effettuare». Dopo che i pendolari avevano lamentato che nelle ultime settimane alcune corse avevano subito spesso uno stop, per condizioni meteo giudicate dall’utenza non sempre avverse, dalla società che gestisce i viaggi via mare è arrivata una missiva indirizzata anche ai sindaci dei due comuni isolani, oltre che alle associazioni interessate confermando che «il maltempo è stata la causa di diverse soppressioni delle corse ma esclusivamente a causa della mancata garanzia per la sicurezza della navigazione e a tutela di passeggeri, equipaggio e integrità della nave». Secondo quanto si legge nella corrispondenza inviata anche alla Regione la decisione di effettuare la corsa nel rispetto del codice della navigazione spetta al comandante dell’unità e «nessuno si potrà mai sostituire alla sua responsabilità è scritto nella missiva né l’armatore, né un’associazione, né la Regione, né lo Stato Italiano, né tantomeno un bollettino meteorologico o un telegiornale». Lo scambio epistolare era stato aperto dall’associazione pendolari isola di Capri che nella sua lettera aveva tra le altre cose sostenuto che «assistere alla cancellazione sistematica e quasi quotidiana anche di quelle poche corse esistenti rende problematico per i pendolari il rientro presso le proprie abitazioni dopo una giornata di lavoro a Capri o a Napoli». Era poi intervenuta anche la delegazione isolana dell’Unione Nazionale Consumatori. «Tale situazione scriveva Teodorico Boniello delegato isolano dei Consumatori – è lesiva dei diritti dei cittadini isolani, che svolgono le proprie attività a terraferma». Intanto i Consumatori stanno studiando l’attuale situazione dei trasporti sia terrestri che marittimi. «Stiamo monitorando il comparto dice Boniello e ricevendo segnalazioni dagli utenti. L’obiettivo è tutelare il diritto alla mobilità in particolare in questo momento di disagio caratterizzato dal covid che è già conseguenza di limitazioni agli spostamenti che minano il diritto al lavoro ed al riposo»