Fonte: Metropolis
di Marco Milano
CAPRI – “La situazione dei trasporti a Capri non è più tollerabile”. Un esposto sul tema dei collegamenti marittimi tra l’isola azzurra e la terraferma è stato inviato alla Procura della Repubblica, alla presidenza del consiglio e agli altri organi istituzionali. Un nutrito documento che è stato rilanciato via social dal gruppo Fb “Collegamenti Marittimi: diritto alla Mobilità” che con impegno civico e spirito collettivo fornisce un servizio gratuito di informazione sui viaggi via mare da e per Capri e da “Capri da salvare. Una sfida da vincere insieme” tra i promotori e sostenitori della raccolta di firme per “una giusta regolamentazione dei flussi turistici”. L’esposto, come evidenziato, ha come obiettivo quello di porre l’attenzione e chiedere interventi in merito alle “continue soppressioni delle corse tra l’isola di Capri e la terraferma con negazione della continuità territoriale” ed “il sovraffollamento e la sicurezza del porto commerciale caprese durante il periodo estivo”. Una doppia realtà che si verifica in modo alternato sull’isola azzurra e che sta destando sempre maggiore preoccupazione tra gli isolani e i frequentatori abituali dello scoglio caro all’imperatore Tiberio, ovvero il passaggio da overtourism, folle agli sbarchi, corse marittime a pochi minuti di distanza l’una dall’altra, all’altra faccia, la sospensione di molte, troppe corse nei mesi invernali, o di scarsa affluenza, che causano disagi alla cittadinanza isolana che per necessità, motivi di salute e lavoro, ha, invece, legittima esigenza di essere collegata alla terraferma. “E’ fondamentale che vi sia quasi sempre una connessione tra Capri e la terraferma – si legge nell’esposto – ma questo diritto costituzionale di circolazione sul territorio italiano (articolo 16 della Costituzione) viene costantemente negato da anni”.