Fonte: IlMattino (ed. Benevento)
di Antonio Mastella
Con il suo “Ortice riserva Igp Campania” Alberto Romano, alla guida dell’omonimo, storico frantoio a Ponte, creato nel 1840, ha conquistato il disco verde per la finalissima del concorso nazionale “Ercole Olivario 2025”. Giunta alla sua 33esima edizione, è una competizione tra le più prestigiose, che promuove le eccellenze olearie dei territori italiani. Hanno conquistato il diritto alla finalissima altre tre aziende campane: la “Torretta” di Battipaglia, “Il Cappero” di Anacapri e la “Fam” di Venticano. L’evento si è svolto nell’aula consiliare di Benevento della Camera di Commercio, di cui è commissario straordinario Girolamo Pettrone. La finalissima si terrà a Perugia, il 14 e 15 maggio, nella sede camerale umbra. «È una grande emozione – ha confessato Romano – già per il solo fatto di essere giunti a questo punto del concorso. È, al tempo stesso, una soddisfazione per la semplice ragione che in gara c’è un olio nato da una cultivar autoctona come l’ortice», che è (vale evidenziarlo) la regina delle olive delle colline beneventane. «È dal 2010 – ha continuato – che la porto avanti in ogni occasione possibile, a cominciare dai concorsi nazionali e internazionali». Non trascura di curare altre piante locali come la racioppella e l’ortolana. «Un impegno che provo a portare avanti per contribuire a valorizzare i frutti più nobili di questo settore dell’agricoltura». Uno dei motivi del suo successo sta nella capacità di unire il rispetto del territorio e delle cultivar autoctone a tecniche di estrazione all’avanguardia. Il suo olio raggiunge i mercati di Giappone, Cina, Usa, Canada, Germania, Paesi Bassi. La selezione è stata curata da una giuria guidata da Maria Luisa Ambrosino, agronoma, specialista di biotecnologie alimentari. A rendere così autorevole il concorso è l’indiscussa reputazione sulle caratteristiche di estremo rigore e serietà garantiti in tutte le fasi procedurali, dal prelievo in azienda sino alla presenza del notaio in ogni operazione di selezione nazionale. L’iniziativa nasce dalla collaborazione di Unioncamere con l’ente camerale perugino, Ice, i ministeri dell’Agricoltura e dello sviluppo economico, il Consiglio per la ricerca in agricoltura e analisi economica (Crea), il Centro di ricerca ingegneria e trasformazioni agroalimentari, Italia olivicola e Unaprol. «È motivo di compiacimento ha sottolineato Tommaso De Simone, vice presidente nazionale Unioncamere – che Romano e i suoi colleghi abbiano conquistato il diritto a prendere parte a un contest di assoluto pregio». «Con questa esperienza – ha osservato Pettrone – mettiamo in vetrina l’impegno, la qualità delle imprese olearie delle nostre due province». «Si può puntare ancora più in alto – ha avvertito, infine, Romano purché si ci convinca che, per conseguire risultati più ambiziosi per l’olivicoltura sannita, occorre cambiare decisamente passo». In che modo? «Unendosi per cooperare. Solo così avremo numeri sufficienti per tenere testa alle richieste del mercato».