Fonte: Comunicato Stampa
Il Sindaco di Anacapri, Francesco Cerrotta, ha trasmesso una nota ufficiale al Presidente della Regione Campania, Roberto Fico, per richiamare l’attenzione sulla persistente criticità legata alla definizione dei condoni edilizi introdotti dalle leggi n. 47 del 1985 e n. 724 del 1994 e tuttora pendenti. L’iniziativa mira ad avviare, con il neo-insediatosi Presidente, un’interlocuzione politico-istituzionale finalizzata a sbloccare finalmente una piena normalizzazione urbanistica, il cui ritardo produce gravi ricadute sui cittadini e sull’azione degli enti locali. Contestualmente, il Sindaco ha coinvolto i Comuni di Capri, Barano d’Ischia, Casamicciola Terme, Forio d’Ischia, Ischia, Lacco Ameno, Procida e Serrara Fontana, invitandoli, laddove condividano l’impostazione, a rappresentare analoghe istanze alla Regione, con l’obiettivo di costruire una posizione unitaria dei Comuni delle isole campane. Nella nota alla Regione si evidenzia che nel solo Comune di Anacapri, a fronte di 2.590 istanze di condono, risultano evase poco più di 580 pratiche, mentre oltre 2.000 sono ancora pendenti. I dati dimostrano che, in assenza di un cambio di passo, sarebbero necessari ancora diversi decenni per giungere alla loro definizione, con effetti paralizzanti sull’amministrazione e sull’economia locale. Le ragioni di tale stallo sono riconducibili principalmente alla complessità delle procedure in atto e, in particolare, al parere obbligatorio della Soprintendenza, oggi chiamata a valutare interventi realizzati circa quarant’anni fa, e quindi in contesti territoriali profondamente mutati. Ciò espone le pratiche a un elevato rischio di diniego e, in conseguenza di ciò, all’attivazione di procedure di demolizione tardive, le quali avrebbero e hanno avuto effetti sociali e paesaggistici sproporzionati. Il Comune di Anacapri ritiene pertanto che il criterio dirimente nell’evasione delle pratiche debba essere la conformità volumetrica dell’immobile rispetto a quanto dichiarato nella domanda originaria, in coerenza con l’evoluzione della normativa urbanistica e con il principio secondo cui il volume rappresenta oggi il parametro principale per la valutazione del carico urbanistico. In tale prospettiva, nella nota è stato richiesto alla Regione Campania di valutare la riattivazione del Protocollo di Intesa del 25 luglio 2001, approvato con Decreto regionale n. 2707 del 31 dicembre 2001, mai formalmente abrogato e già riconosciuto legittimo dalla giurisprudenza, che consente la definizione delle sanatorie attraverso prescrizioni di riqualificazione ambientale e paesaggistica, anziché mediante automatismi demolitori. La definizione dei condoni edilizi in tal senso consentirebbe di superare una prolungata fase di incertezza del diritto, favorendo la riqualificazione del territorio e la tutela del paesaggio. Inoltre, così facendo si ritiene di poter incidere positivamente anche sulle condizioni sociali e psicologiche di numerose famiglie, contribuendo altresì alla normalizzazione urbanistica di fabbricati da destinare, in modo progressivo e regolato, alla mitigazione della crisi abitativa. In chiusura, il Comune di Anacapri ribadisce la propria piena disponibilità al confronto e auspica un rinnovato ed autorevole indirizzo politico regionale, possibilmente condiviso coi territori, che consenta di affrontare in modo organico e definitivo una questione non più rinviabile.

















