Fonte: Cronache di Napoli
di Angela Garofalo
NAPOLI “Cenerentola è nata a Napule” fuori il nuovo disco dal titolo fiabesco, della cantautrice napoletana Rosa Chiodo. Uscito in questi giorni per la label “Zeus Record – serie Platino” il disco è stato anticipato dal singolo “Nun è peccato” impreziosito dal duetto con l’ autore e maestro: Peppino Di Capri. Ad ornare questo brano il video in rete rigorosamente in bianco e nero dove i colori sono affidati ai mitici versi, trasversali a tante generazioni: “Si me suonne int’ è suonne che faje, nun è peccato. E si ‘nzuonno, nu vaso mme daje, nun è peccato”.
E non è il solo brano che riserva tante sorprese all’ interno di questa delizioso cofanetto musicale, perché in “Cenerentola è nata a Napule” ci sono undici brani di cui 7 inediti, 3 cover e una special track in italiano che rivelano emozionanti e inaspettate collaborazioni; definito una sorta di ‘show’ questo disco racchiude special guest e featuring, riflesso di una squadra di musicisti e collaborazioni di spicco.
A partire da Peppe Seno che ne guida anche la direzione artistica e a seguire Roberto D’ Aquino, Gianni Cuciniello, Davide Frezza, Sasà Piedipalumbo, Rocco di Maiolo; con loro molti altri e tutti con la passione per la registrazione in presa diretta.
Il titolo del disco, nato da un incontro per caso con un artigiano – tra pizze, mandolini e cornetti rossi-, mentre realizzava delle scarpine azzurre, affascina la Chiodo che da subito immagina questa Cenerentola napoletana con le sue scarpine azzurre. Da qui, la decisione di dedicare a questa Cenerentola- scugnizza il titolo dell’ album, omaggiando così l’ illustre padre e poeta napoletano Giambattista Basile che scrisse “La Gatta Cenerentola” a ridosso degli anni tra il 1634 – 1636.
Musica, storia sentimenti, evocazioni e collaborazioni rappresenta questo disco e l’ animo artistico di Rosa Chiodo, riflesso delle sue sfumature artistiche e percorsi musicali che l’ han no vista premiata: nel 2013 al Premio Mia Martini, nel 2015 con il premio della critica al Festival di Napoli con il brano inedito “Si vo Dio” scritto dal Maestro S. Palomba. Mentre è il 2016 quando vince il premio ‘Radio -Critica’ al Festival di Castrocaro con il brano “Quanto costa la Felicità” di R. De Pompeis. Tra il 2018 e 2019 è in tour con lo spettacolo “Song Sud” viaggio nella musica partenopea in chiave world music, le viene conferito il Premio Scugnizzo – quota rosa come eccellenza musicale campana. Infine prende parte alla compilation “Continuando verso Napoli” progetto dedicato allo storico gruppo degli Alunni del Sole.
Un incontro bello e indimenticabile con un evergreen del nostro panorama musicale, il maestro Peppino di Capri: come è andata?
L’ incontro con Peppino è avvenuto per caso.; mi sentì cantare, a casa di amici comuni. In quel periodo stavo lavorando al mio disco, tra le cover c’ era anche “Nun e’ peccato” brano che ho sempre amato per l’ eleganza e la poesia sia del testo che della musica. Dagli anni ’50 è un classico della tradizione musicale napoletana, intramontabile. Dopo qualche giorno lo chiamai per fargliela ascoltare, apprezzò molto anche gli arrangiamenti e mi disse: “Bello, avrei fatto volentieri la seconda parte!” Gli chiesi se gentilmente poteva ripetere l’ ultima frase per sincerarmi che avessi capito bene, e avevo capito bene.
Per me fu un momento di grande emozione, non capita tutti gior ni di incontrare un esponente della musica italiana che ti dia una possibilità così importante.
Infatti mi ci sono voluti 3 giorni per riuscire a focalizzare e cantare.
Peppino di Capri per me rappresenta la ‘musica’ quella incontaminata, che appartiene all’ essere prima che all’ apparire. Grazie a questa collaborazione ho potuto attingere dalla sua fonte inesauribile di esperienza che ha contribuito alla mia crescita artistica.
“Cenerentola è nata a Napule” per te è punto di arrivo e partenza.
È il mio primo disco di inediti, in cui ho cercato di esprimermi anche come cantautrice. Per me nella musica non esistono punti di partenza né di arrivo, la musica è un viaggio, un’ avventura attraverso la quale si ha la possibilità di poter condividere emozioni, storie e sogni. Il titolo è stato scelto quando scoprii grazie ad un nostro artigiano che “Cenerentola era nata a Napule”. I sogni son desideri di felicità, ognuno di noi ha la sua favola, e i propri sogni da realizzare.
Nel disco ci sono altre collaborazioni di rilievo e non solo del panorama musicale.
Sì, c’ è una collaborazione con Gianni Donzelli degli Audio2 nel brano ‘Fusion’ di cui è anche compositore; di lui ho sempre amato la sua penna, la riconoscibilità e l’ unicità vocale e cantautorale. Mentre ritroviamo Tony Esposito nel brano “Fammene”: è un testo che tratta un tema a me particolarmente caro. Ero certa che la sua “firma ritmica World” l’ avrebbe impreziosito. Nel brano “A chi si figlio” ritroviamo altri due artisti di ambito attoriale come Paolo Caiazzo ed Ernesto Lama; chi più di loro potevano rievocare alcune citazioni popolari e storiche della commedia teatrale napoletana.
Quando nasce in te la passione per il canto, chi ti ha ispirato?
Canto sin da piccola, non so dirti precisamente quando ho iniziato. È stato un processo naturale, un po’ come quando ci si innamora succede e basta.
Di Maestri tanti, alcuni anche inconsapevoli, la lista è lunga, ma la gavetta rimane tra le più efficienti. Tra i mentori, conserva un posto speciale Fausto Mesolella, il primo ad avermi “Vista”.
Questo disco arriva all’ ascoltatore come un nutrito cofanetto di ricordi e incontri musicali o sbaglio?
Esatto, tengo a ricordare anche gli altri brani presenti come: Sai che r’ e’, Dimme si, Ne par lamme dimane, Niente cchiu; come pure tengo molto a ricordare altri autori che ringrazio, quali: Andrea Sannino, Pippo Seno, Peppe Sica, Bruno Lanza, Mauro Spenillo, Sally Monetti, S. Iodice, Franco Ponzo, Emidio Ausiello
