Fonte: Metropolis
di Marco Milano
A Capri torna a grande richiesta il “figurina day”. Una giornata dedicata allo scambio delle figurine dei calciatori “Panini” che nella sua prima edizione lo scorso anno rappresentò un vero e proprio evento. Padri e figli, infatti, e in qualche caso anche in compagnia dei nonni, tutti figurine alla mano a prendere parte al “ce l’ho, mi manca” a pochi passi dalla piazzetta di Capri. Un vero e proprio viaggio tra generazioni, epoche diverse, anni diversi, tutti uniti da un mito che non tramonta mai, quello delle figurine da posizionare con pazienza certosina sull’album, con la speranza di poter dire prima o poi “ho completato tutto!”. L’organizzazione per la seconda edizione dell’evento “Scambio figurine Panini” a Capri è anche quest’anno a cura di Massimo Lionetti e Roberto Colavecchia, oggi padri quarantenni esperti di figurine come quando avevano l’età dei loro figli ai quali hanno trasmesso la loro grande passione. Ad ospitare la domenica dedicata la grande scambio in collaborazione con la Parrocchia di Santo Stefano sarà la Chiesa del Ss. Salvatore, conosciuta come “Santa Teresa” dai capresi. “Vieni a trascorrere un pomeriggio in compagnia – questo l’appello lanciato da Massimo e Roberto e già raccolto da centinaia di capresi giovani e non – per scambiare figurine e completare il tuo album. Porta i due doppioni e la mancolista”. E poi da quest’anno anche una novità. Si potranno infatti scambiare le figurine non solo dell’anno in corso ma anche degli anni precedenti sino al 2016/2017. I partecipanti potranno inoltre scambiare le carte “Adrenalin” a partire dal 2018. Insomma “un’occasione da non perdere” come si legge nel messaggio lanciato dagli organizzatori. “Il primo album Panini che collezionai fu quello del 1983 – questo il racconto di Massimo Lionetti geniale ideatore quando ha presentato per la prima volta la giornata dedicata a Capri allo scambio di figurine – c’era il Catania, di Pedrinho e Luvanor, in Serie A. Da allora fu amore a prima vista. Era bello poter collezionare ed aver a portata di mano le figurine dei tuoi campioni preferiti. Ricordo ancora viva l’emozione di stringere tra le mani Rumenigge, Van Basten, Gullit, Junior e Platini. La passione è arrivata fino ai giorni nostri. E’ incredibile come questa passione abbatta la distanza generazionale”.