Anna Maria Boniello – Capri. Un ciclone si è abbattuto in piazzetta quando ieri mattina è stata notificata al comandante della Polizia municipale, tenente Angelo Mazzarella, la sospensione di tre mesi dal servizio senza stipendio, a decorrere dal primo gennaio 2018. La decisione è stato presa dall’ Ufficio provvedimenti disciplinari del Comune che da alcuni mesi sta portando avanti un’ attività di controllo nei confronti dell’ intero comando.
Ovviamente i vigili si ritengono presi di mira, perché le accuse riguardano in particolare lo svolgimento del lavoro straordinario che è stato sempre autorizzato. Il caso più grave, che ha fatto scattare le indagini della Commissione disciplinare, è quello del 20 aprile quando a causa di un incidente stradale mortale, avvenuto sulla strada Provinciale di Marina Grande, tutti i vigili in servizio si recarono sul luogo per stabilire la dinamica dei fatti. Un andirivieni tra il luogo dell’ incidente e gli uffici che li costrinse a restare in servizio per l’ intera giornata, facendo scattare le ore di straordinario.
L’ Ufficio di disciplina ha ritenuto l’ omissione e la mancata timbratura dei badge di entrata e uscita da parte dei vigili una grave inadempienza.
Una vicenda dagli strani contorni che ha già portato nella prima fase di indagini, nel mese di luglio, al licenziamento di uno degli ufficiali in servizio, il vicecomandante tenente Piero Presti, e alla sospensione di altri tre vigili urbani per periodi variabili fino a 15 giorni (sanzione toccata all’ ufficiale Ciro Pescina ma non ancora scontata: dovrà farlo a partire dal 20 novembre). Solo il comandante Mazzarella, l’ estate scorsa, rimase in servizio per consentire agli uffici di funzionare. Ma ieri al comandante è stato notificato un ulteriore provvedimento, molto più pesante del primo, nel quale gli viene comunicata la sospensione dal lavoro a partire dal primo gennaio. Provvedimento incassato senza commenti da parte dell’ ufficiale; ma che ha destato particolare clamore perché l’ incarico di Mazzarella sarebbe terminato il 31 dicembre di quest’ anno: insomma l’ amministrazione avrebbe potuto liberamente nominare al suo posto un altro componente del corpo, invece ha scelto la strada di una sanzione. Strada che pone qualche dubbio non solo di natura burocratica.
L’ accusa che viene rivolta al Comandante è di negligenza per non aver vigilato sul lavoro straordinario effettuato dai sottoposti.
Una contestazione che i vigili urbani rigettano pesantemente, spiegando che gli uffici di polizia municipale sono delegati a vari compiti di polizia giudiziaria, per svolgere i quali è impossibile o molto complicato effettuare le timbrature di entrata e uscita ogni qualvolta ci si allontana o si rientra per motivi d’ ufficio. Bocche cucite negli ambienti del Palazzo municipale sull’ argomento, il sindaco Gianni Di Martino non ha voluto rilasciare dichiarazioni, anche perché, si fa capire, il provvedimento scaturisce da una decisione della Commissione di disciplina sulla quale la giunta non può interferire.
È la prima volta che a Capri si assiste alla decimazione di un ufficio di polizia e certo non è usuale che destinatari di provvedimenti così radicali siano i gradi più alti di un Comando di polizia locale.
Sull’ isola non si parla d’ altro e di sicuro la vicenda non si chiuderà qui. Sono probabili ricorsi e sarà la magistratura del lavoro, in questo caso, a fare chiarezza sull’ intera vicenda. Il caso d’ altronde riguarda vari aspetti: dalla «lettura» del sistema di videosorveglianza alla mancata timbratura del cartellino per correre sul luogo di un grave incidente. Resta l’ amarezza, palpabile tra i vigili a cui non è mancata la solidarietà di molti cittadini, per una bufera alimentata forse soltanto da un eccesso di burocrazia.


















