Fonte: Metropolis
di Marco Milano
Ruspe ad Anacapri, continua l’abbattimento. Sono riprese le attività di demolizione dell’immobile abusivo in località Lo Funno che nei giorni scorsi conquistò la ribalta delle cronache. Un dispositivo predisposto dalla Procura di Napoli in esecuzione di una sentenza penale definitiva che vide anche un sit-in di solidarietà di centinaia di isolani e componenti del comitato civico “Anacapri Casa” che presenziarono all’arrivo delle attrezzature e della squadra di operai della ditta incaricata dell’abbattimento. Dopo qualche giorno di rallentamento delle opere di demolizione, nelle scorse ore ad Anacapri il lavoro è ripreso a pieno ritmo tanto che gran parte dell’immobile oggetto del provvedimento risulta essere demolito dalle ruspe. Un abbattimento che sin dal suo primo giorno ha destato preoccupazione in tutta la popolazione isolana che non ha mancato di manifestare il proprio sostegno alla famiglia anacaprese, onesti lavoratori, destinataria del dispositivo di demolizione. E proprio per fronteggiare le spese derivanti dagli ordini di abbattimento che nei giorni scorsi il comune di Anacapri su invito della Procura della Repubblica di Napoli ha avviato la procedura per la richiesta di anticipazione dei fondi alla Cassa Depositi e Prestiti. Un atto di ufficio dovuto da parte del comune alto dell’isola azzurra e che serviranno a sostenere gli oneri relativi ad un’altra demolizione prevista in via Veterino, un’altra strada lontana dal centro di Anacapri, dove una proprietà di un anacaprese, sulla base di una sentenza penale irrevocabile del tribunale di Napoli del 2015 e di ulteriori accertamenti è stata destinataria di un altro ordine di abbattimento. Il dispositivo riguarderebbe opere abusive tra manufatti, fabbricati a uso abitativo, unità abitative e locali tecnici per circa duecento metri quadrati ai quali va aggiunta pavimentazione, terrazzo calpestabile e colonnato. L’argomento demolizioni continua ad essere “caldo” all’ombra dei Faraglioni, anche sull’altro versante dell’isola, a Capri dove nei giorni scorsi invece la Procura aveva temporaneamente annullato un ordine di demolizione per un immobile realizzato abusivamente nella zona di Marina Grande ma acquisito a patrimonio pubblico con una delibera votata all’unanimità dal consiglio comunale di Capri.