Anna Maria Boniello – Capri. Capri sotto zero è rimasta isolata fino alle 17.40 di ieri, unica partenza nel giorno della Befana che ha riportato in terraferma un centinaio di persone che si trovavano sull’isola per il ponte dell’Epifania. Le temperature polari e l’idea di rimanere a lungo bloccati ha fatto anticipare per molti di un giorno il rientro e nonostante le avverse condizioni atmosferiche ieri, già dalle prime ore del mattino, quando iniziano i collegamenti sono scesi a Marina Grande carichi di bagagli i turisti che si trovavano a Capri nell’ultimo giorno che chiude le lunghissime festività natalizie. Ma il vento a raffiche, che ha soffiato a oltre 50 km orari, ha indotto il comandante a sospendere le corse mattutine della nave traghetto Fauno della Caremar che era arrivata a Capri con l’ultima corsa di giovedì sera a causa dei rischi che le folate di vento provocano nel corso delle operazioni di partenza e uscita dal porto. Una stretta imboccatura a ridosso della montagna che non consentiva di assicurare la manovra in condizioni di sicurezza. E’ cominciata così una lunghissima ed estenuante attesa anche perché la partenza del Fauno, la cui decisione è affidata solo al comandante, poteva avvenire in qualsiasi momento del giorno se mutavano in meglio le condizioni del tempo. Ovviamente chi già si trovava sul porto ha preferito restare a Marina Grande chiedendo informazioni alle biglietterie ma non ha potuto evitare di vivere una lunghissima serie di disagi, anche perché tutti i locali pubblici, ristoranti e tavole calde erano chiusi a causa dello stop invernale e l’unico riparo è stato fortunatamente il Bar Grotta Azzurra, unico bar aperto nel giorno della festività, dove i proprietari Adelmo Viva e Irma Nastri hanno ospitato i passeggeri, garantendo loro un punto di riparo facendoli restare al caldo fino alle decisioni del comandante sulla partenza o sull’annullamento della corsa. Ma più le ore passavano e più saliva la tensione tra i passeggeri per la prolungata attesa e la mancanza di notizie certe sulle partenze. Intanto cominciavano a squillare i centralini della Capitaneria di Porto e una coppia di turisti arrivati da Siena con due bambini al seguito, uno di pochi mesi e uno di cinque anni, ha iniziato a telefonare ai giornali e alle agenzie per denunciare quanto stava accadendo sul porto di Capri, dove manca una sala d’attesa cui ripararsi e un info point per accedere alle informazioni. La situazione si è sbloccata solo intorno alle 17 quando è calata l’intensità del vento e il comandante ha fatto sapere alle biglietterie che si potevano staccare i tagliandi e che la nave sarebbe partita alle 17.40 così come previsto dall’orario ordinario. Oltre alle persone in attesa a Marina Grande, un centinaio dopo aver appreso la notizia sono scese dalla Piazzetta con la funicolare. La nave ha levato le ancore e l’uscita dal porto è avvenuta in condizioni agevoli. Il Fauno ha ripreso la navigazione per Napoli consentendo ai turisti di raggiungere la terraferma e agli isolani che si trovavano fermi alla stazione marittima di Porta di Massa di rientrare a Capri con lo stesso mezzo che è ripartito alle 19.40. Il gelo però non accenna a calare tanto che ieri pomeriggio la Gori, la società che gestisce la distribuzione idrica, ha fatto sapere agli uffici dei due comuni che sarebbe stata interrotta l’erogazione idrica su gran parte dell’isola nel corso della notte tra il 6 e il 7 per preservare gli impianti ed evitare rotture a causa del ghiaccio.