Fonte: Metropolis
di Marco Milano
Raid vandalico a Capri, profanata la strada degli innamorati e di Pablo Neruda. Si apre con una notizia inedita alle cronache isolane la settimana che accompagnerà all’ingresso del mese di giugno. L’altra notte, infatti, un gruppo di vandali la cui identità è rimasta ancora ignota, ha completamente divelto e distrutto alcune delle caratteristiche panchine in legno dislocate lungo via Tragara, da sempre simbolo dell’amore. Ad essere danneggiati anche i bidoni di raccolta per i rifiuti, posti nella strada più decantata da poeti e scrittori. A destare particolarmente scalpore e a finire nel libro nero di cronaca come atto più grave è stato il danneggiamento di una delle panchine che si trovano proprio davanti la villa che fu abitata nel suo soggiorno caprese dal grande poeta cileno Pablo Neruda. Nel febbraio del 1949, infatti, Neruda fu costretto a fuggire dal Cile per la sua partecipazione attiva alla politica comunista in contrapposizione con l’allora governo del suo paese e alla fine del 1950, giunse in Italia e mentre si trovava a Napoli fu oggetto di un ordine di espulsione e così scelse da esule di soggiornare sull’isola azzurra. E proprio quella via Tragara profanata l’altra notte da ignoti teppisti ha fatto da location musa ispiratrice dei versi dedicati alle sue amate, l’isola dei Faraglioni e Matilde Urrutia. Alcuni anni fa un gruppo di adolescenti diede vita a una notte di teppismo a Tragara e anche in quel caso furono divelte alcune panchine e una addirittura fu lanciata nel vuoto. In precedenza, furono imbrattati i muretti in viale Matteotti ed anche le statue marmoree dei leoni, in prossimità dei Giardini di Augusto, sono finite più volte nelle mire dei vandali. Tolleranza zero è stata annunciata dal sindaco di Capri Marino Lembo subito dopo essere stato messo a conoscenza dell’accaduto. Ignoti (al momento, ma confidiamo che da telecamere e indagini si possa risalire agli autori) hanno danneggiato molte panchine in via Tragara ha postato attraverso i social il primo cittadino caprese – lo dico chiaramente una volta per tutte: verso questi incivili da qui in avanti praticheremo tolleranza zero. Già dobbiamo avere a che fare con la lentezza delle procedure burocratiche degli enti sovracomunali per intervenire sull’ordinario, con ritardi inaccettabili. Non intendiamo subire anche atti di vandalismo di questa natura che provocano danni economici alla collettività e di immagine all’isola. Capri va preservata. Confido che una volta identificati i responsabili possano avere pene esemplari


















