Fonte: Roma
NAPOLI. Oltre un quarto dell’offerta di immobili di lusso in Italia si concentra nei comuni di Milano e Roma, con Firenze al terzo posto ma ben distante dalle prime due posizioni. Il capoluogo toscano raccoglie infatti meno del 3 per cento degli annunci complessivi del Bel Paese. È questo il quadro emerso dall’ultima analisi effettuata da LuxuryEstate.com, il portale immobiliare leader nel settore del lusso e partner di Immobiliare.it, che ha esaminato la distribuzione dell’offerta di case di pregio nei comuni italiani e ha confrontato i prezzi medi degli annunci in regioni e città della Penisola. Milano è in testa per quanto riguarda l’offerta di lusso e – tra i grandi capoluoghi italiani – è il solo a mostrare un trend in crescita negli ultimi anni. Nel capoluogo meneghino si trova infatti circa il 16 per cento dello stock di pregio disponibile in Italia, valore in rialzo dello 0,4 rispetto al 2022 e dell’1,6 rispetto al 2019. Segue Roma, con poco meno dell’11 dell’offerta totale italiana, ma lo stock evidenzia un calo del 3 sul 2022 e dell’1,1 sul pre-pandemia. Tendenze in negativo, nel confronto con il periodo pre-Covid, anche a Firenze (-0,8), Torino (-0,6), Bologna (-0,5), Venezia (-0,2) e Trieste (-0,2). Rimangono pressoché stabili Napoli, Bari e Cagliari – tutte e tre giù dello 0,1 circa – così come Genova e Palermo, il cui valore è praticamente invariato rispetto al 2019. Passando a un’analisi dei prezzi, il comune più caro per acquistare case di pregio in Italia è Portofino, che con i suoi 19.074 euro al metro quadro di media è nettamente in testa alla graduatoria delle singole città.
Alle sue spalle, spiccano Villasimius, in Sardegna, che mediamente offre immobili di lusso a 17.120 euro al metro quadro e Capri, che rimane poco al di sotto dei 17.000 euro. Allargando il focus alle regioni, quella più cara per chi desidera acquistare un immobile di pregio in Italia è la Valle d’Aosta, dove si sfiorano i 9.173 euro al metro quadro di media. Al secondo posto si piazza la Sardegna (8.775 euro), con la Campania al terzo (8.517 euro).


















