Fonte: Il Mattino – 21 dicembre 2025
di Anna Maria Boniello
La promessa sull’Imu fatta la scorsa settimana dall’assessore al Bilancio del Comune di Capri Salvatore Ciuccio è stata mantenuta. Infatti, dopo il primo colpo messo a segno con la riduzione del caro bollette a favore dei nuclei familiari che rientrano nella fascia Isee pari o inferiore ai 25mila euro ed il secondo per ridurre i costi sostenuti dagli studenti fuorisede ed aiutarli a sostenere le spese per il pagamento dei canoni di locazione delle abitazioni dove svolgono i corsi di studio. Al primo provvedimento portato ed approvato dal Consiglio Comunale, doveva far seguito quello che aveva più bisogno di approfondimenti giuridici e riguardava un problema molto sentito sull’isola azzurra e tocca l’emergenza abitativa. Un fenomeno gravissimo che affligge da tempo gli amministratori locali che si erano affidati a tecnici ed esperti, per evitare lo svuotamento del territorio che in mancanza di abitazioni lasciava Capri rischiando di far perdere all’isola la propria identità.
LE TASSE
Dopo un approfondito studio ad una così scottante tematica sociale, nell’ultimo Consiglio Comunale l’Assessore al Bilancio Salvatore Ciuccio ha posto all’ordine del giorno la delibera che prevede l’abolizione del pagamento dell’IMU per i proprietari di case che concedono in comodato di uso ai parenti entro il secondo grado. Però l’atto amministrativo più importante è stato quello di esentare dal pagamento dell’Imu i contribuenti che concedono in fitto la casa ad un residente sull’isola per la propria abitazione. Tutto ciò per evitare uno spopolamento e ridurre il fenomeno delle strutture extra alberghiere, B&B, affitta camere, case vacanza e fitti brevi ad uso foresteria. Con questa norma si verificherà un calo del bilancio del Comune di Capri di circa 200 mila euro a favore però del mantenimento sul posto di gran parte della popolazione. Dopo un’articolata discussione per eliminare tutti i punti dubbi, la proposta dell’Assessore Ciuccio ha ricevuto il voto positivo dell’intero Consiglio Comunale. A partire dal primo gennaio del 2026 quindi i cittadini, sensibili a non trasformare l’isola in un dormitorio di lusso, potranno presentare al Comune la loro richiesta di adesione e l’amministrazione provvederà a stilare un elenco con le richieste che sicuramente arriveranno e valutare caso per caso chi ha i diritti necessari per accedervi. Tutto ciò con l’intento di mantenere Capri all’altezza del nome che si è conquistata nei secoli e conservare quella peculiarità che hanno gli abitanti del posto che sono attaccatissimi alla loro terra, tanto che solo 10,4km quadrati di un’isola di roccia dolomitica posta nel centro del Golfo di Napoli è la star di località turistiche alla moda ed il suo nome “Capri” è diventato quasi un brand da esibire come fosse una onorificenza destinata a pochi.


















