Anna Maria Boniello – Capri. Contro l’ emergenza casa il Comune stipula un accordo per i contratti di locazione a canone concordato. Un’ iniziativa destinata a portare notevoli benefici ai cittadini capresi. L’ intesa, che è stata firmata dal sindaco Gianni De Martino con il presidente di Federproprietà Napoli, Luciano Schifone, mette fine a una trattativa voluta dall’ amministrazione che va avanti da diversi mesi affidata al vicesindaco Roberto Bozzaotre per dare una risposta concreta alla problematica abitativa sul territorio che, da qualche anno, ha toccato anche l’ isola di Capri con il proliferare di locazioni estive, case vacanza, bed and breakfast e affittacamere, limitando la possibilità ai residenti e a chi lavora a Capri di poter trovare un appartamento in affitto.
Con il canone concordato sarà possibile stipulare contratti di locazione garantendo una serie di importanti vantaggi fiscali per il locatore proprietario dell’ immobile. Agevolazioni che riguardano l’ applicazione della cedolare secca, che arriverebbe al 10%, e la riduzione dell’ Imu. Tutto ciò permetterà all’ inquilino di pagare canoni meno onerosi.
L’ accordo avrà immediata applicazione. Il vicesindaco Roberto Bozzaotre è soddisfatto: «Si tratta di un’ iniziativa importante su cui abbiamo coinvolto le associazioni di categoria, per dare una risposta seria e concreta alla problematica abitativa che ha assunto livelli davvero preoccupanti.
Visti i benefici fiscali i proprietari di casa potrebbero finalmente avere convenienza nel locare le seconde case ai residenti – continua il vicesindaco – ora auspico che ci sia anche la collaborazione dei professionisti per diffondere uno strumento che potrà rivelarsi davvero utile per i nostri concittadini». Per maggiori informazioni è possibile collegarsi al sito www.federproprietanapoli.it.
Questa novità arriva a distanza di oltre trent’ anni, quando sull’ isola scattò l’ emergenza abitativa a seguito della legge che consentiva gli sfratti e il non rinnovo dei vecchi contratti di fitto, tanto che molte famiglie rimasero senza casa e gli inquilini sfrattati si accamparono in Piazzetta con materassi, letti, mobili e suppellettili, instaurando con gli amministratori dell’ epoca un braccio di ferro, fino a quando non si trovò una soluzione con alloggi alternativi, momentanei e precari, all’ interno di due grandi ex strutture alberghiere. La sistemazione definitiva arrivò, poi, con la realizzazione degli alloggi sulla base della legge 167 nell’ ex Internazionale in via Le Botteghe.
L’ emergenza non terminò con la realizzazione delle 167 e vennero poi reperite case parcheggio nella scuola elementare di Marina Piccola che, a causa del calo della popolazione scolastica, non era più utilizzata a fini didattici. Questi due complessi immobiliari sono ancora oggi abitati ai canoni minimi stabilite dalle leggi vigenti da famiglie residenti sull’ isola.
L’ incubo casa ritorna ad aleggiare su Capri e l’ amministrazione attuale, dopo la delibera che concedeva alle giovani coppie con alcuni requisiti di reddito e non proprietari di immobili un contributo destinato a coprire parte del canone di fitto, oggi è ricorsa alla stipula dell’ accordo che darà il via al contratto di canone concordato. La convenzione indica anche i criteri generali da adottare per la definizione dei canoni che saranno applicati.


















