Anna Maria Boniello – Capri. Un ragazzino di 10 anni che giocavano al pallone in piazza San Nicola, una delle storiche piazzette di Anacapri racchiuse da antiche abitazioni, è stato colpito da un proiettile in plastica sparato da un fucile ad aria compressa. Una «punizione», forse, per aver creato disturbo ai residenti. Un colpo secco ai glutei: i genitori hanno portato il piccolo in ospedale, dove i medici lo hanno curato e dimesso con prognosi di cinque giorni. Anche se le conseguenze non sono state gravi la famiglia ha denunciato l’ episodio ai carabinieri ma anche con un post su Facebook. Scrive la mamma indignata: «Mio figlio mentre giocava a pallone è stato colpito da un chiodo lanciato a velocità supersonica probabilmente da qualche pistola a pressione. Abbiamo dovuto portarlo all’ ospedale. È chiara l’ intenzione di voler mandare via i bambini che giocano. Un episodio grave che può succedere ad ogni bambino e che può avere conseguenze anche peggiori. Io spero che la nostra denuncia abbia un seguito. Se non saremo più tutelati, né noi né i nostri figli, vuol dire che l’ isola che rappresentava la gallina dalle uova d’ oro non esiste più e che non possiamo più dormire sonni tranquilli». Indagini serrate, i carabinieri hanno individuato il responsabile: un 64enne che abita nella zona e che in casa custodiva un fucile ad aria compressa e alcuni proiettili in plastica simili a quelli che hanno colpito il ragazzino. L’ uomo è stato denunciato per lesioni personali lievi, sequestrata l’ arma giocattolo: può essere venduta ma non deve far danno a persone e cose.



















