Anna Maria Boniello – Il Mattino – Piomba a sorpresa nell’ agone politico caprese Costantino Federico. Patron di Tele Capri, 75 anni a luglio, ha vestito per 18 anni ovviamente non consecutivi la fascia di primo cittadino, a partire dagli anni Ottanta, all’ epoca under 40, quando militava nella componente di sinistra della Democrazia Cristiana. Un’ altra breve carica dal 1986 al 1987, poi una cavalcata, con qualche interruzione, dal 1990 agli inizi del Duemila. La sua passione per la politica e la vita amministrativa gli hanno fatto vivere anche l’ esperienza di consigliere di minoranza dal 2009 al 2014 prima dell’ abbandono della scena politica per dedicarsi completamente ai suoi network ed alla sua passione di giornalista, che lo vedeva nelle vesti di opinionista con lo pseudonimo «Catilina» in una rubrica settimanale pubblicata sul suo free press locale.
LA MONTAGNA Nel ruolo di primo cittadino, Federico ha occupato per anni le pagine dei giornali con le sue ordinanze a sensazione che gli avevano fatto conquistare il titolo di «sindaco dei divieti», da quello contro il passaggio dei cani in piazzetta allo stop a chi girava a torso nudo, fino al divieto di dare cibo ai piccioni. Fautore di Capri Principato, del «numero chiuso», di un casinò a Capri e del Comune unico Capri-Anacapri, oggi Costantino Federico si candida a sindaco in una compagine tutta nuova, «per dare continuità e rinnovato slancio alla attività amministrativa di questi anni», poiché «Capri ha bisogno di un grande rilancio». Che il piglio battagliero sia rimasto intatto lo dimostra la risposta su quale sarà il suo primo provvedimento se dovesse tornare in sella: «Togliere il cartellone pubblicitario a Marina Grande della Val di Sole. Non ho mai capito i motivi di quella promozione, Capri può essere avvicinata a località montane». Parte con una prima provocazione il neocandidato sindaco ma quando si tocca l’ argomento «numero chiuso» propone soluzioni adatte all’ era della globalizzazione.
«Vari studi – afferma – dicono che Capri può subire un impatto giornaliero di massimo ottomila sbarchi, voglio quindi muovermi in questa direzione ma realisticamente è un problema che può essere risolto nell’ arco temporale di cinque, dieci anni. Immagino una riduzione graduale, anche per consentire alle attività che vivono di turismo giornaliero di poter adeguare le loro esigenze a questi numeri più ridotti. Il Principato invece era una boutade, una provocazione che si richiamava alla famiglia monegasca di Ranieri. Dicevo e dico che Capri ha bisogno di figure autorevoli a cui fare riferimento Un’ altra delle priorità a cui mettere mano comunque è quella della modalità degli sbarchi che ogni giorno partono dalle località del golfo, e in particolare dalla penisola sorrentina sino ad Amalfi, scaricando i loro passeggeri solo per poche ore su un’ isola che io vorrei tornasse a quello che era un tempo, vivibile, tranquilla».
In attesa che altri candidati ufficializzino la propria discesa in campo – probabilmente a opporsi a Federico sarà un altro ex, Marino Lembo – una cosa è certa: sarà una campagna elettorale scoppiettante.
