Anna Maria Boniello. Capri – I carabinieri di Capri ieri mattina nell’ ambito dei servizi di controllo del territorio, e dopo aver ricevuto numerose segnalazioni da parte di cittadini residenti e villeggianti, hanno denunciato a piede libero il presidente della Capri Servizi Costanzo Cerrotta; al vertice della società a totale partecipazione comunale che gestisce nell’ ambito del territorio della città di Capri la raccolta dei rifiuti urbani. Ieri mattina di buon’ ora, una pattuglia coordinata dal capitano Marco La Rovere della compagnia di Sorrento, a cui fa capo anche l’ isola di Capri, si è recata sul luogo indicato dai cittadini che denunciavano l’ installazione di una grosso impianto in alluminio anodizzato posizionato al posto di una vecchia e fatiscente struttura che doveva essere smantellata. I carabinieri, nel corso dell’ ispezione hanno inoltre accertato che l’ enorme box in alluminio, dotato tra l’ altro di porte per l’ accesso, probabilmente doveva essere utilizzato come deposito per le attrezzature.
VINCOLI La struttura sotto accusa si trova nella stretta ed antica stradina San Francesco, proprio a ridosso della storica ed antica porta d’ accesso al paese. In un’ area di alto valore storico ed interamente sottoposta a vincoli ambientali. I militari si sono avvalsi del supporto dei tecnici del comune che hanno riferito che l’ enorme struttura era stata collocata in quell’ angusto spazio ed era totalmente priva di autorizzazioni.
Si è saputo poi che la Capri Servizi aveva solo chiesto al sindaco l’ utilizzo dell’ area. Tutto ciò è racchiuso in una relazione consegnata ai Carabinieri dove viene confermato che per la costruzione era stato utilizzato alluminio anodizzato verniciato di colore bianco, era abusivo e non poteva essere supportato da nessun permesso a costruire poiché è in contrasto con il piano paesistico dell’ isola di Capri che vieta in tutte le zone l’ uso di alluminio anodizzato anche per quanto riguarda persiane, finestre, balconi o porte d’ accesso sulla strada.
E così come sancito dal regolamento edilizio nessuna commissione comunale avrebbe mai potuto rilasciare autorizzazione a costruire un manufatto di tale tipologia. Una sfilza di irregolarità dunque e tra queste quella che l’ enorme struttura installata dalla Capri Servizi e di gran lunga più grande e più lunga del vecchio bancone in legno, tra l’ altro anch’ esso abusivo, che è rimasto inutilizzato per diversi anni in una strada pubblica di proprietà del Comune. Si è aperto così un altro filone di indagini e gli atti sono già stati mandati in Procura da parte dei militari della stazione di Capri. Questa volta nel mirino della magistratura c’ è un funzionario che presiede un importante società comunale. Da qui la denuncia alla autorità giudiziaria nei confronti del presidente della società municipalizzata per l’ articolo 347 del codice penale con l’ accusa del reato di usurpazione di funzioni pubbliche.
INDAGINI Le indagini di carabinieri e magistratura non si fermano ai controlli di ieri mattina ma continueranno negli uffici preposti per accertare eventuali responsabilità di carattere penale e scoprire i motivi che hanno portato a realizzare l’ impianto con materiale vietato sull’ isola e se sono stati rilasciati permessi da uffici che non sono autorizzati a farlo.
I carabinieri dopo aver deferito il responsabile alle autorità competenti con la richiesta di elezione domiciliare.


















