Capri scattano arresti per violenza e maltrattamenti nella casa di riposo

A Capri scattano arresti domiciliari e braccialetto elettronico per un operatore accusato di violenza sessuale e maltrattamenti nella casa di riposo. Ieri mattina il passaggio in una piazzetta invernale dei Carabinieri insieme all’uomo originario della provincia di Napoli ha sorpreso curiosi e passanti che in quelle ore erano intenti a chiacchiere e saluti pre-natalizi. L’azione dei militari della Stazione di Capri è servita a mettere in esecuzione a un’ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. Il provvedimento era stato emesso dal Gip del Tribunale di Napoli, su richiesta della Procura della Repubblica partenopea IV Sezione “Fasce Deboli”. La misura è ricaduta sull’operatore sanitario indagato, ritenuto responsabile di diverse condotte di violenza sessuale e maltrattamenti ai danni di anziani ospiti della casa di riposo San Giuseppe in via Croce a Capri. Ad aggravare i reati il fatto che si tratterebbe di abuso delle condizioni di inferiorità fisica e psichica delle vittime. Inoltre tra le aggravanti anche quella che l’uomo accusato ha la qualifica di incaricato di pubblico servizio, nel ruolo di operatore socio sanitario. L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli – IV sezione, era in piedi già da tempo ed in particolare, dalla metà di ottobre ed era portata avanti, dalla Stazione Carabinieri di Capri, con il supporto del Nucleo Operativo della Compagnia Carabinieri di Sorrento. L’attività da parte degli uomini della Benemerita ha consentito di appurare come l’indagato avrebbe sfruttato le condizioni di minorata difesa degli ospiti della struttura a lui affidati. All’operatore viene mossa l’accusa di averli costretti ad avere rapporti sessuali, mentre si trovava solo con loro per necessità di assistenza o durante le operazioni di igiene personale. L’uomo si sarebbe anche reso protagonista di maltrattamenti con episodi di aggressione sia fisica che verbale. A supporto delle indagini una più che nutrita  attività tecnica di videoregistrazione. Una metodologia che ha consentito di documentare, in circa tre settimane, numerose condotte di violenza carnale e abuso. Azioni svolte sistematicamente durante i turni di servizio dell’uomo. Ad essere state vittime accertate sono quattro anziani ospiti della struttura, tre donne e un uomo, tutti affetti da gravi patologie psichiche inabilitanti. Le azioni di investigazione anche in un breve periodo hanno permesso di raccogliere, secondo gli inquirenti, molti elementi indiziari a carico dell’uomo, per i quali si sono configurate le aggravanti di sfruttamento della condizione di minorata difesa delle vittime e quella dell’abuso della relazione ,”domestica” e di autorità, quest’ultima come conseguenza della funzione rivestita dall’uomo, operatore sanitario che avrebbe dovuto prestare le cure e al quale si erano affidati gli anziani. Ieri mattina, una volta completati gli iter procedurali del caso, per l’uomo scattavano gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. La misura restrittiva è stata applicata nel suo indirizzo di residenza, come da ordinanza del Giudice per le Indagini preliminari di Napoli. Il provvedimento eseguito, come ricordato, è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, e la persona sottoposta alle indagini è presunta innocente fino a sentenza definitiva, in ogni caso la notizia ha immediatamente fatto il giro della piccola isola di Capri provocando reazioni sdegnate dei suoi abitanti.