Anna Maria Boniello Capri. È ancora chiuso agli atterraggi civili l’ eliporto dei vip, il piccolo spazio erboso a ridosso dei ruderi antichi di Damecuta da cui prende il nome, una delle dodici ville imperiali che Tiberio fece costruire sull’ isola e che un antica leggenda narra essere collegata direttamente alla Grotta Azzurra. Il piccolo ma famosissimo eliporto gestito dall’ Aeronautica militare è la sede di una stazione meteorologica e serve come base per le eliambulanze che trasportano a Napoli gli ammalati gravi. Tutto ciò con l’ ausilio dei vigili del fuoco che fanno assistenza al piccolo scalo aereo durante le manovre. Da diversi anni però in virtù di una convenzione fra l’ Enac e l’ Aeronautica lo spazio viene utilizzato in co-uso dalle società autorizzate al trasporto di passeggeri per collegamenti con l’ aeroporto napoletano di Capodichino. Un servizio di eccellenza che viene utilizzato ovviamente da vacanzieri illustri, nomi importanti, personaggi del jet-set internazionale che scendendo dai loro aerei privati possono consentirsi il lusso di atterrare in brevissimo tempo nell’ isola azzurra ed arrivare alla propria destinazione. Il primo a fare le spese della mancata riapertura dell’ eliporto dopo la pausa invernale è stato uno dei vacanzieri più illustri di Capri, Diego Della Valle, che ha passato con la famiglia il lungo ponte del 25 aprile sull’ isola. I motivi della procrastinata chiusura agli sbarchi dei privati è prettamente burocratica, manca la firma del rinnovo della concessione fra le due autorità, Enac e Aeronautica militare. La situazione potrebbe sbloccarsi da un momento all’ altro, ma ha suscitato le preoccupazioni dei sindaci di Capri e Anacapri che hanno annunciato carteggi con Roma. Di certo dell’ eliporto si dovrà fare a meno in questo ponte del Primo maggio, nel quale comunque i frequentatori dell’ isola sono quelli che hanno ville, case e barche e non soffrono della mancanza di elicotteri per spostarsi. Diverso è quando arrivano a Capri per la loro vacanza gli habituè del cielo, come è accaduto per Leonardo di Caprio, Mariah Carey, Richard Gere e per i tycoon russi e i ricchi petrolieri americani, abituati a viaggiare solamente per via aerea, per non parlare delle correnti turistiche emergenti, in particolare i brasiliani, molti dei quali arrivano con elicotteri che partono addirittura da Fiumicino. Un altro momento dell’ anno in cui l’ eliporto è fondamentale è quello degli ultimi giorni della stagione turistica, quando si tiene a Capri il meeting dei Giovani industrialie l’ eliporto di Damecuta lavora a pieno ritmo con arrivi e partenze di ministri, sottosegretari, big della finanza, capi di Confindustria e il lungo parterre di confindustrialini, soliti utilizzare questo mezzo per i loro spostamenti. Proprio come accadeva a Sergio Marchionne con John Elkann, conosciuto a Capri come Yaki quando cominciava a muovere i primi passi nell’ impervio mondo della finanza.
















