Fonte: Metropolis
di Marco Milano
Le meraviglie di Capri in onda con Alberto Angela. Sarà dedicata all’isola azzurra la prima puntata della nuova serie “Le meraviglie – la penisola dei tesori” in programma il sabato in prima serata su Rai Uno. E sulla terra dei Faraglioni Alberto Angela con la troupe guidata dal regista Gabriele Cipolletti ha trascorso diversi giorni per mettere insieme un viaggio tra mito e storia e poterlo compiutamente raccontare ai suoi milioni di telespettatori. Nella puntata de “Le meraviglie” in chiave caprese Alberto Angela illustrerà soprattutto la Capri meno conosciuta o comunque narrerà anche la terra di Tiberio aldilà del cliché di mondanità e personaggi illustri. Infatti le telecamere Rai hanno ripreso anche il suggestivo itinerario dei Fortini di Anacapri, un percorso tra verde natura e azzurro mare che rievoca la storia di epoca napoleonica ed in particolare la “Presa di Capri”. In particolare al Fortino di Orrico, infatti, “si respira” uno straordinario episodio che vide contrapposti francesi ed inglesi e di riflesso anacapresi e capresi, con i primi sotto la bandiera transalpina ed i secondi legati alla monarchia britannica. “Alcuni anni dopo la sfortunata conclusione della Repubblica Napoletana del 1799 e la durissima repressione borbonica, nel 1806 Ferdinando IV lasciò Napoli nelle mani di Napoleone – raccontano dal comune di Anacapri – Tuttavia Capri rimase nelle mani di Ferdinando IV sotto la protezione della flotta inglese e dell’ammiraglio Orazio Nelson”. Ma anche il Fortino di Mesola che si “mimetizza” con il paesaggio roccioso e il Fortino di Pino dal quale si raggiunge la Punta Carena ed il Faro. Ampio spazio ad Anacapri Alberto Angela lo ha dedicato anche a Villa San Michele, la dimora del medico-scrittore svedese e profondo animalista Axel Munthe. Sull’altro versante dell’isola, invece, le telecamere si sono soffermate in particolare nella zona alta, ai piedi del Monte Tiberio per “fare visita” a Villa Lysis, la dimora in stile liberty del barone dandy Jacques Fersen che per la sua vita eccentrica e particolare ha sicuramente destato curiosità nella troupe del giornalista esperto di divulgazione storica e scientifica e poi un polmone verde meno conosciuto ma non per questo meno importante come Parco Astarita. Una “terrazza di alberi” sul mare che custodisce una storia rara. Il Parco prende, infatti, nome da Mario Astarita, erede di una famiglia di banchieri. Negli anni Cinquanta Astarita come nei suoi sogni acquistò quest’area confinante con villa Jovis, la domus dell’imperatore Tiberio e ristrutturò la vecchia casa colonica che, rimessa a nuovo, divenne “Villa Falconetta”, una delle case del mito dell’isola. Dopo la sua morte il Parco fu donato allo Stato Italiano e dato in comodato d’uso al comune di Capri, dando così la possibilità a vacanzieri ed isolani di inoltrarsi e godere di un’isola alternativa, bucolica e silenziosa ma sicuramente più affascinante.