Fonte. Il Mattino – 16 Settembre
di Anna Maria Boniello
Il fascino di un viaggio come divi di Hollywood lungo le strade di Capri sotto la tendina colorata di un taxi può costare caro al turista ignaro, ma costerà sicuramente salato ai tassisti furbetti. I carabinieri delle due stazioni dell’ isola coordinati dalla Compagnia di Sorrento hanno effettuato un vero e proprio blitz controllando 50 taxi sui 72 autorizzati in quel momento in servizio: 30 sono risultati non in regola. L’intervento era stato deciso dopo le continue segnalazioni e proteste di vacanzieri e turisti a cui si erano aggiunti i reclami di albergatori, operatori turistici e anche dei residenti con vere e proprie relazioni inviate sia al Comune che alle forze dell’ ordine: da tutti la richiesta pressante di effettuare controlli
sulla correttezza della condotta dei tassisti isolani, accusati di violare le norme fissate dai regolamenti comunali da cui dipende il rilascio delle concessioni. In una delle note degli operatori turistici si segnala che mai come quest’ anno sono pervenute dai turisti segnalazioni di rifiuti di effettuare le corse verso
zone ritenute svantaggiose perché scomode da raggiungere: peccato che si tratti di zone di forte richiamo, come il Faro o la Grotta Azzurra. L’ isola sta vivendo l’ onda lunga di una stagione turistica che ha registrato grandi numeri negli arrivi e quindi grandi affari anche per i tassisti. Su cui adesso si stende l’ ombra di comportamenti illeciti: un grave danno d’ immagine per una attività da sempre associata alla dolce vita isolana. L’ operazione ha portato alla luce numerose irregolarità. Contestata sia la violazione dei regolamenti comunali che del codice della strada, emesse sanzioni per 2700 euro. È stata riscontrata l’ applicazione di tariffe fuori controllo, la mancata esposizione del cartellino identificativo del tassista e del numero da contattare per eventuali reclami, il mancato rilascio della ricevuta a fine corsa; e anche il classico tassametro spento durante la corsa e l’ irregolare attività di conducente NCC con servizio di prenotazione reclamizzato con tanto di cartelli esposti sulle autovetture a Marina Grande e ad
Anacapri. Contestato anche il mancato allacciamento della cintura di sicurezza durante la guida e il rifiuto di effettuare la corsa obiettando che il taxi era già prenotato. Una delle violazioni maggiormente contestate è quella delle tariffe fuori controllo. Secondo il listino concordato con le associazioni di categoria e tuttora pubblicato sul sito dell’ azienda di soggiorno Capri Tourism, per la corsa minima la tariffa da applicare è di 9 euro. Per una corsa da Marina Grande a Capri il costo è di 17 euro, se invece da Marina Grande si vuole raggiungere Anacapri, o viceversa, il costo della corsa singola è fissata a 23 euro. Nella realtà, questi prezzi, già piuttosto alti, vengono sistematicamente ritoccati all’ insù. L’ intervento dei carabinieri di Capri ed Anacapri ha interessato più della metà delle vetture in servizio sull’ isola, suddivise fra le 42 in circolazione nel territorio del Comune di Capri e le 30 di Anacapri. Sul tema ieri si sono mosse le due amministrazioni comunali che hanno deciso di convocare per mercoledì prossimo una riunione della Consulta del turismo dell’ isola composta da amministratori comunali, rappresentanti degli albergatori, degli operatori turistici, dei commercianti e di varie associazioni di categoria di Capri e Anacapri. In quella stessa data sono stati e convocati i rappresentanti dei tassisti che saranno richiamati all’ applicazione rigida del regolamento comunale esistente che vieta assolutamente a quello che è un servizio pubblico di effettuare il servizio di NCC con prenotazione. I tassisti, hanno detto gli amministratori, come stabilito dai regolamenti dovranno prelevare in passeggeri esclusivamente ai parcheggi pubblici comunali. La mancata applicazione del regolamento comporterà prima la sospensione e poi la revoca delle licenze. Fra le norme cui saranno soggetti, c’ è anche quella stabilita dalla recente delibera contro i rumori che vieta anche ai taxi di tenere accese ad alto volume le apparecchiature foniche durante il servizio.


















