Fonte: Metropolis
di Marco Milano
A Capri Villa Jovis di notte e riaprire lo storico ristorante Da Augusto ai piedi del monte Tiberio. La scoperta appena celebrata a Pompei di una vita mondana in epoca romana, tra ristoranti e street food dell’era imperiale, ha rispolverato sull’isola azzurra l’idea che la principale villa dell’imperatore Tiberio per le sue vacanze all’ombra dei Faraglioni possa e debba rappresentare un punto di ritrovo vivo e sempre aperto. A lanciare la proposta è l’associazione caprese Liberi Consumatori con una missiva inviata al ministro dei beni culturali e del turismo Dario Franceschini ed alle competenti soprintendenze. Nella lettera sottoscritta dal presidente dell’associazione Gaetano Simeoli si chiede di riaprire lo storico ristorante Da Augusto di Tiberio luogo di ritrovo di migliaia di turisti e capresi. Ma non solo. Per una Villa Jovis 3.0 il progetto dovrebbe prevede la possibilità di creare un punto di ristoro unico al mondo e soprattutto di incentivare manifestazioni negli scavi come Villa Jovis di notte’, concerti ed altre attrazioni musicali e culturali. In questo senso va sottolineato quanto successo ottenne, dieci anni orsono, lo spettacolo teatrale itinerante notturno dedicato a Tiberio in una ricostruzione tra gli scavi della sua vita immaginaria tra crudeltà e saggezza per la regia di Massimo Luconi e nato da un’idea dello stesso regista e di Anna Maria Boniello e dell’associazione culturale Antemussa L’isola della conoscenza nell’ambito del Grand Tour Viaggio alla riscoperta dei luoghi romantici di Capri, organizzato dall’assessorato alla cultura e turismo del comune di Capri nel 2010. Inoltre nella proposta inviata al responsabile del dicastero ai beni culturali in Italia si legge anche di valutare la fattibilità di riprendere gli scavi di Villa Jovis proprio sulla falsariga di quanto avvenuto a Pompei, dando così la possibilità, magari, di scoprire e riscoprire, angoli e pezzi nascosti, o comunque ad oggi non conosciuti, della millenaria, romana e imperiale storia caprese. Infine nella richiesta si chiede per Villa Jovis la creazione di cooperative di giovani isolani che possano dare informazioni ai turisti e la sistemazione delle strade di accesso al sito rendendole accessibili anche per diversamente abili e non vedenti

















