Fonte: Il Mattino del 17 febbraio 2022
di Anna Maria Boniello
Capri si impreziosisce di una nuova perla. Un immenso spazio verde che il sindaco di Capri Marino Lembo è riuscito ad acquisire al patrimonio comunale, dopo un lungo iter burocratico seguito in prima persona dal direttore generale dell’ Agenzia regionale del demanio Pierpaolo Russo: il fondo denominato Il Cannone di Cesina, all’ interno del quale si trovano i resti di un fortino risalente al 1800 che faceva parte di un sistema di difesa dell’ isola all’ epoca contesa da inglesi e francesi. Il fondo, che per i capresi ha un grande valore storico e che è stato ceduto dal Demanio al Comune per 19mila euro, va a completare il percorso culturale, artistico e ambientale che il Municipio della piazzetta sta puntando a realizzare mediante la progressiba acquisizione di belvederi, piazzole e sentieri. Un progetto articolato e ambizioso: ad ogni belvedere affacciato su scorci mozzafiato dell’ isola sarà dato il nome di quell’ intellettuale, artista, poeta o scrittore vissuto in quelle zone. Il primo è stato un belvedere del Pianolo delle noci, dedicato a Paolo Falco, il violinista che con il suo Stradivarius incantava tutti quando suonava al mitico locale Zum Kater Hiddigeigei frequentato da esuli ed artisti.
I PERSONAGGI Quando si aprirà la stagione turistica, sempre nel Pianolo delle noci, a metà strada tra la Grotta di Matromania e l’ Arco Naturale il percorso continuerà con l’ inaugurazione del secondo belvedere, dedicato a Curzio Malaparte, l’ autore de La Pelle e di Kaputt, un vero mito dell’ isola.
Da quel belvedere si gode la vista straordinaria della sua casa rossa, che Malaparte, per le forme ardite ed innovative, volle chiamare Casa come me. Sulla via Pizzolungo, poi il sindaco prevede di dedicare altri punti simbolo ai tanti personaggi vissuti in zona, dalla poetessa Ada Negri al giornalista inviato di guerra e scrittore Lamberti Sorrentino, per finire con Monika Mann, la quarta dei sei figli del grande scrittore e premio Nobel per la letteratura Thomas. Il belvedere che sarà intitolato a Monika Mann si trova proprio di fronte all’ abitazione dove la donna ha trascorso oltre 40 anni: una scelta, raccontava lei stessa, dettata dall’ amore che l’ aveva rapita per un pescatore di Capri, Antonio Spadaro, che costruiva per lei mini barchette in legno che introduceva in bottigliette di vetro. Nel work in progress è previsto anche il recupero della Grotta di Matromania, secondo gli storici dedicata alla dea Cibele, la Mater Magna dei romani.
All’ interno della grotta si trova un’ area sacrificale per ingraziarsi i favori degli Dei. Infine, sarà valorizzato il belvedere di Castiglione, la «mahler platt», piazzetta dei pittori stranieri che qui si ritrovavano a dipingere e scambiarsi idee e consigli.
IL FORTINO Con l’ acquisizione del fondo Cesina, il Comune avrà anche l’ occasione per riaprire i sentieri naturalistici che dal sito del Cannone portano a Monte San Michele, la piccola altura che domina da un lato Capri e dall’ altro Marina Grande, dove era piazzata un’ altra importante batteria che come quella del cannone difendeva il porto. Nel fondo, sottoposto a vincolo ambientale, c’ è un fabbricato in pietra: un fortino con feritoie, inserito in un ampio appezzamento di terreno, che faceva parte del sistema delle fortificazioni dislocate intorno all’ isola. Sicuramente una batteria principale a difesa dell’ approdo della Marina mentre più su, sul ciglio della montagna, c’ erano altre postazioni minori. «L’ intenzione dell’ amministrazione – spiega in conclusione il sindaco Lembo – è di creare nuovi percorsi naturalistici e di valore storico che sono ancora poco conosciuti e apprezzati ma che corrispondono agli interessi del nuovo viaggiatore, in cerca di itinerari diversi, di passeggiate in luoghi alternativi rispetto a quelli superaffollati da chi dell’ isola frequenta e conosce solo l’ aspetto modaiolo».