Fonte:Il Mattino – 5 maggio 2025
di Antonino Pane
La Silver Ray, la nave da crociera battente bandiera delle Bahamas, che l’altro giorno ha bloccato per alcune ore i collegamenti veloci nel golfo di Napoli, continua a far parlare di sé. Stando a un esposto presentato alla Guardia Costiera dell’Associazione Nabil Pulita, referente di Legambiente per l’Isola di Capri, infatti, la Silver Ray, uscendo dal Golfo di Napoli, sarebbe passata a meno di 500 metri dai Faraglioni, violando le disposizioni del Codice della Navigazione e quelle contenute nell’ordinanza della Direzione Marittima campana che disciplina il traffico lungo la costa della nostra regione.
IL CASO
La Silver Ray era arrivata da Marsiglia con circa due ore di ritardo sull’orario indicato dalla tabella degli accosti, provocando di fatto la paralisi dei transiti nel canale del molo Beverello. Una nave in ingresso e in manovra, infatti, determina lo stop a tutte le altre unità di corto raggio in ingresso o in uscita dal porto. Come se non bastasse, la nave in un primo momento era stata anche ormeggiata troppo verso la radice del molo angioino occupando di fatto anche un posto riservato a un mezzo del corto raggio. È intervenuto il vice comandante dell’Autorità marittima, Savino Ricco, per ottenere lo spostamento della Silver Ray più verso la testata del molo e solo così il traffico dei mezzi veloci al Beverello è ripreso regolarmente. Sabato riecco che la Silver Ray riprende a far parlare di sé. Secondo Legambiente Capri, infatti, la nave in uscita dal Golfo, sarebbe passata troppo vicino ai Faraglioni. Un inchino? Lo accerteranno gli uomini della Guardia Costiera al comando dell’ammiraglio Gaetano Angora, direttore marittimo della Campania che, raccolto l’esposto di Legambiente, stanno verificando la rotta attraverso il sistema Pelagus.
IL TRACCIAMENTO
I dati trasmessi dall’Ais di bordo, consentono di tracciare nel dettaglio la rotta della nave punto per punto. «La verifica è in corso – ha spiegato il comandante Savino Ricco – e, se risulterà una distanza minore dei 500 metri dalla costa dei faraglioni, scatterà in automatico la sanzione per il comandante prevista dalle norme in vigore». La Silver Ray nella serata di ieri ha raggiunto la rada di Porto Santo Stefano da dove proseguirà la sua crociera nel Mediterraneo. La Silver Ray è lunga 244 metri e larga 34 metri. È una nave da crociera di piccole dimensioni e gli accertamenti in corso mireranno anche a stabilire i motivi del ritardo registrato in arrivo a Napoli e la rotta utilizzata per entrare e uscire dal Golfo di Napoli. La Silver Ray è una nave Silversea Cruises, una compagnia specializzata in crociere di lusso con sede a Monaco. È stata fondata nel 1994, ha aperto la strada alla formula della crociera all-inclusive con la sua prima nave, la Silver Cloud. Fondatore di Silversea è stato Manfredi Lefebvre d’Ovidio, figlio del giurista Antonio Lefebvre dei conti di Balsorano. Dal 2018 la compagnia fa parte del Royal Caribbean Group. La Silver Ray, varata nel 2024 è la seconda nave di classe Nova della compagnia. È la gemella di Silver Nova del 2023, e può ospitare fino a 728 passeggeri. È stata progettata per offrire comfort ai massimi livelli. Ma torniamo ai Faraglioni. «Queste situazioni sono assolutamente da evitare, – sottolineano gli ecologisti capresi – anche se in questo specifico caso non abbia infranto norme, perché sempre più si effettua pressione antropica in un ecosistema delicato e di estrema bellezza, si pensi alla fauna marina ultimamente fotografata, la rara foca monaca, quindi servono regole condivise e sistemi di tutela, Capri non può aspettare: servono fin da ora le boe di delimitazione che il Comune di Capri ad inizio stagione turistica mette in campo, e serve concludere l’iter formativo dell’Area Marina Protetta Isola di Capri». La scorsa estate proprio i Faraglioni sono stati al centro di numerose polemiche a causa delle continue violazioni e, soprattutto, per i continui passaggi delle imbarcazioni sotto l’arco del Faraglione Grande. Anche per questo gli scogli di Capri, famosi in tutto il mondo, meritano una sorveglianza assidua giustamente invocata anche dagli ambientalisti.