Fonte: Metropolis
di Marco Milano
Coronavirus, Capri mantiene, fortunatamente, al momento, numeri di contagi molto contenuti, ben al di sotto della media di Napoli e provincia. A fare da fortezza sicuramente un territorio insulare, che consente all’occorrenza una chiusura dei confini, ed una serie di scelte che hanno anticipato, spesso, direttive regionali e nazionali. Capri, infatti, è stato il primo comune italiano a imporre l’obbligo di mascherina all’aperto, ed anche durante il liberi tutti estivo, sulla terra dei Faraglioni vigeva comunque l’ordine perentorio di indossare il dispositivo di protezione individuale all’aperto, almeno nel weekend, nelle zone del centro storico e dal tramonto in poi. Respira Capri, una mascherina fatta realizzare dalla Federalberghi isola di Capri in collaborazione con il comune di Capri e distribuita gratuitamente, come messaggio di prudenza, colorato dal brand Capri e quindi anche accessorio accettato con minor ritrosia da turisti e ospiti dell’isola. Un’iniziativa partorita nei mesi estivi, con un alto flusso di arrivi e presenze, e purtroppo anche qualche contagio di passaggio, ovvero di turisti che al ritorno nella terra natìa. E se nella prima fase Coronavirus, quella che ha, poi portato al lockdown totale, l’isola azzurra riuscì a registrare soltanto due casi in totale, (ovvero considerando sia Capri che Anacapri) tra l’altro di persone residenti, ma che risultarono non contagiati sulla terra dei Faraglioni, ma a terraferma, anche nella fase estiva e in questa seconda ondata, (attualmente la tabella del comune di Capri registra sei positivi, provenienti, con tutta probabilità, da un unico cluster) tutto sommato, il quadro è meno allarmante. Prima località di vacanza in Italia ad adottare un Protocollo per la gestione del personale che lavora nelle imprese turistiche, l’isola (e quindi entrambi i comuni), è stata in prima linea anche nell’adozione di un apposito disciplinare per la diffusione dell’app Immuni. «Non ridurre la tensione e l’attenzione sul fenomeno dell’epidemia, sempre in agguato», hanno ricordato comunque già nei giorni scorsi il sindaco di Capri Marino Lembo e il consigliere delegato alla sanità Bruno D’Orazi. Per quanto concerne i tamponi, infine, è stato lo stesso consigliere alla sanità a comunicare alla cittadinanza isolana che gli esami naso-faringei per coloro i quali si dovesse ravvisare la necessità «verranno effettuati dall’Asl a Capri e direttamente a domicilio».


















