Anna Maria Bioniello – Capri. È emergenza all’ ospedale Capilupi. Il sindaco Gianni De Martino lancia l’ allarme e si appella al prefetto, ai vertici dell’ Asl Na1 e al presidente De Luca. Il primo cittadino parla di «preoccupante situazione del personale paramedico addetto al servizio di dialisi». «Un buco preoccupante nell’ organico che presta servizio presso l’ unico presidio ospedaliero dell’ isola – continua il sindaco che provoca l’ impossibilità di garantire, almeno per il periodo estivo, un turno aggiuntivo necessario a soddisfare sia l’ utenza residente, sia quella che è in vacanza a Capri e necessita di un così importante servizio medico».
Alla nota del sindaco poi si è aggiunta quella del consigliere comunale delegato alla sanità, il dottor Paolo Falco, nella sua veste di amministratore ma anche di medico dice: «Non possiamo non considerare la nostra posizione geografica e di sede disagiata che ci pone sicuramente in condizioni di grande difficoltà rispetto alla necessità di garantire l’ assistenza , quanto meno di pronto soccorso a chi ne possa avere bisogno.
Garantire la dialisi a chi è a continuo rischio e non ha alternative di assistenza continua Falco- non può essere un optional ma è un sacrosanto diritto. Avere un assistenza di primo e pronto soccorso adeguata non può dipendere dalla più o meno sufficienza di turni o presenza del personale. Le amministrazioni hanno più volte sollevato la questione evidenziando, soprattutto nel clou della stagione turistica, che il presidio ospedaliero di Capri non serve solo ai circa quindicimila residenti, ma è chiamato a fronteggiare una popolazione che, quotidianamente supera le trentamila presenze».
E dopo l’ allarme del sindaco di Capri e del consigliere alla sanità Paolo Falco, proteste arrivano anche dal mondo del sindacato. La segreteria della UIL FPL Napoli e Campania ha chiesto un incontro urgente al direttore generale dell’ Asl 1 per discutere e risolvere istantaneamente la controversia legata ai turni del personale medico e paramedico. I sindacati nella loro richiesta di incontro denunciano che: «Il Capilupi è nel caos, gli infermieri svolgono turni massacranti di 24 ore invece delle dodici concordate».

















