Fonte: Metropolis
di Marco Milano
Domani inizia il mese di ottobre ma a Capri ricomincia il terzo agosto del 2021. L’isola azzurra è ancora piena come non mai e dopo la conclusione del mese di settembre, è pronta a ripetere la performance di località turistica dalla mise e dal ritmo estivo tra overbooking in alberghi e ristoranti, con stabilimenti balneari e beach club aperti e in piena attività come i giorni di Ferragosto. A farla da padrone dopo l’inizio delle scuole e il ritorno negli uffici sono soprattutto i turisti e vacanzieri stranieri. Viaggiatori di Oltremanica che con l’allentamento delle misure hanno fatto rotta verso l’Italia e Capri in particolare da settembre in poi. Un trend che ha portato molte strutture ricettive ed esercizi commerciali a prendere la decisione di prolungare l’apertura e far slittare in avanti la programmata chiusura di fine stagione. Il planning parla chiaro, infatti, prenotazioni e richieste stanno arrivando a pioggia almeno sino al 20-25 ottobre e quindi se non ci saranno cattive sorprese, ed il meteo continuerà ad essere alleato di questa lunga stagione turistica 2021, l’isola azzurra chiuderà i suoi battenti non prima del ponte di ognissanti, che tra l’altro quest’anno è un ponte a tutti gli effetti che capita in calendario presentandosi come un maxi-weekend. E insieme ai turisti stranieri nell’ultimo periodo stanno facendo ritorno anche le comitive e si vedono di nuovo, ed è questo un altro segnale benaugurale, i classici ombrellini che camminano e che sono in mano a guide che conducono alla scoperta delle bellezze e della storia di Capri e di Anacapri, un gruppo di interessati ed appassionati viaggiatori, spesso di lingua non italiana. Un allungamento naturale della stagione turistica, non voluto, conseguenza di un momento particolare, ma che potrebbe però anche rappresentare uno spunto interessante da portare avanti per il futuro in tema di programmazione e attività legata al terziario. Lo scaglionamento dei flussi, infatti, non più concentrati soltanto nei canonici mesi estivi ma spalmati sino ad ottobre, con una spinta ulteriore sino a novembre, consentono, come testimoniato dagli operatori turistici in questo 2021, di offrire un territorio fruibile, sostenibile, vivibile e meno congestionato ed affollato del passato a fronte di un’attività comunque ed altrettanto florida.