Fonte: Metropolis
di Marco Milano
Mare cristallino e inquinamento azzerato a Capri, è l’ora del parco marino. Il positivo rovescio della medaglia del coronavirus per le acque che bagnano la terra dei Faraglioni è rappresentato da colori e pulizia del mare dell’ultimo periodo. Una considerazione che trova d’accordo ambientalisti e forze politiche green che ricordano, però, che le suggestioni dello specchio acqueo intorno all’isola di questi giorni devono servire come viatico per un futuro sostenibile e un diverso modo di concepire il turismo ambientale e non rappresentare una mera cartolina di questi giorni difficili. «Quando questo drammatico periodo sarà terminato ha detto il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli dobbiamo lavorare per impedire che al ritorno della normalità inquinatori e devastatori riprendano il sopravvento». Analoga posizione arriva da Legambiente isola di Capri che sottolinea come l’attuale situazione del mare caprese può essere anche la migliore occasione per ricordare e rammentare l’urgenza e l’esigenza di istituire la tanto annunciata area marina protetta. «A voler far tesoro da quanto di terribile sta accadendo afferma Nabil Pulita portavoce di Legambiente Capri – si impone la necessità di ridisegnare un nuovo rapporto con tutto ciò che ci sta attorno. Che sia un segnale per iniziare a progettare, ripensare e ridisegnare le regole nei luoghi dell’accoglienza?». Ora più che mai è giunta l’ora di portare avanti il progetto del parco marino dell’isola di Capri. «La nostra posizione è da sempre a favore delle riserve naturali su tutto il territorio nazionale spiega Pulita – ed a Capri per la nascita di un’area marina protetta. Si tratta di zone di mondo dove c’è una relazione positiva tra uomo e ambiente, dove esiste tutela». E per non dimenticare anzi tenere ben scolpito nella memoria il mare liberato dagli invasori l’associazione Marevivo che sta documentando lo stato dei fondali in seguito alla riduzione delle attività antropiche dedicherà spazio a Capri al mare al tempo del coronavirus. Sarà occasione per ricordare che da queste parti si attende l’area marina protetta.