Fonte: ANSA 8 febbraio 2022
Il giudice monocratico della prima sezione penale del tribunale di Napoli dott.ssa Antonia Napolitano Tafuri ha emesso nel tardi pomeriggio di oggi, dopo una seduta lunghissima durata alcune ore, la sentenza di condanna nei confronti dell’ex dirigente dell’ufficio tecnico del Comune di Capri Massimo Stroscio, dell’imprenditore edile Biagio Gargiulo e di Silvero Paone della famosissima famiglia titolare del brand di moda Kiton accogliendo quasi totalmente le richieste che erano state avanzate dal Pm Maria Carolina De Pasquale nell’udienza del 26 gennaio. Il pm in quell’occasione aveva contestato ai tre imputati una serie di reati per pesanti abusi edilizi, concorso in frode processuale e depistaggio chiedendo per il tecnico comunale 6 anni di reclusione, 4 anni per l’imprenditore edile e Paone. Nell’udienza di stamane il giudice Tafuri dopo aver ascoltato le parti a difesa e preso atto di tutta la documentazione acquisita durante una lunga, minuziosa e approfondita indagine avviata dai Carabinieri della stazione di Capri sul fronte dell’abusivismo edilizio, dilagante sull’isola di Capri, ed ascoltato le motivazioni degli ultimi difensori ha emesso la sentenza di condanna in concorso per tutti e tre gli imputati: per l’ex dirigente degli uffici dell’edilizia privata del Comune di Capri l’architetto Massimo Stroscio a 3 anni e 4 mesi di reclusione, mentre l’imprenditore Edile Biagio Gargiulo e il proprietario dell’immobile Silverio Paone dove erano stati realizzati gli abusi per entrambi 4 anni di reclusione. Per tutti e tre gli imputati sono stati aggiunti il pagamento spese processuali ed interdizione pubblici uffici. Il Comune di Capri, difeso da Luciano Fotios Meletopoulos, che si era costituito parte civile si è visto accogliere tutte le richieste e cioè risarcimento danno da liquidarsi una provvisionale di € 25.000 e spese per la costituzione di parte civile per € 3000.