(Fonte: Stylo24) Parenti o amici assunti nel porto turistico di Capri, liste civiche alle elezioni che si confrontano, vincitori e vinti per un posto da ormeggiatore. Il caso, come riporta un articolo del Mattino’ a firma dei colleghi Annamaria Boniello e Leandro Del Gaudio, è finito in Procura. Dalla quale sono partiti tre avvisi di conclusione di indagine a carico di esponenti di vertice della società partecipata comunale, in merito alla selezione di quattro candidati per un posto di lavoro sulle banchine dell’isola azzurra. Abuso d’ufficio è l’accusa mossa a carico di Fabrizio De Maddi, all’epoca dei fatti direttore generale della società Ptc; a carico di Costantino Esposito, consigliere di amministrazione della Ptc; e di Luigi De Martino, consulente della società e fratello dell’attuale sindaco, in una vicenda che prende le mosse dalla denuncia di alcuni candidati rimasti esclusi dalle assunzioni. Tutto ruota attorno a quanto deliberato dalla società partecipata il 14 marzo del 2016, con assunzioni destinate a sollevare critiche e ricorsi. Stando alle conclusioni della pubblica accusa, rappresentata dal pm Sergio Amato, sarebbero stati violati i principi di imparzialità, di trasparenza e di pubblicità imposti a chi seleziona personale dipendente per conto della pubblica amministrazione. Alcuni dei vincitori sono parenti di soggetti di peso dell’apparato politico e amministrativo caprese, anche se al centro del procedimento sono finite le griglie adottate per la selezione e il valore dato ai singoli titoli dei candidati, piuttosto che i rapporti di amicizia o di conoscenza con questo o quell’esponente dell’ente locale. Gli indagati «avrebbero provocato un ingiusto vantaggio» a carico di M.Z., parente di «Roberto, a sua volta sindaco supplente della società Porto turistico di Capri, e candidata non eletta alle elezioni amministrative del 25 maggio del 2014, nella stessa lista La primavera del sindaco Giovanni De Martino, a sua volta fratello di Luigi De Martino». Stesso ingiusto vantaggio per R.C. che viene indicata come «conoscente di un dipendente della società porto turistico». Ad essere svantaggiate dalle due candidate risultate poi assunte, Manuela e Roberto Damino, a loro volta indicati dalla Procura come parte offesa del presunto abuso d’ufficio contestato a carico dei tre vertici societari. I due sono figli di Aldo, a sua volta candidato nella lista Avanti Capri, contrapposta alla lista La Primavera del sindaco Giovanni Di Martino. Poi ci sono altri due «perdenti», indicati come parte offesa del presunto abuso (Alessandra Staiano e Francesco Di Sarno), mentre sotto i riflettori anche altre due assunzioni ritenute sospette, vale a dire quella di A. C. e M. O., a danno dei «perdenti» Carmine Aiello, Claudio Conforti e Stefano Castellano. Lo scenario è reso ancora più delicato anche dalle scadenze elettorali a cavallo delle quali sarebbero state formalizzate le assunzioni. Due liste civiche in campo, decisioni assunte dal Consiglio di amministrazione, ricorsi e denunce. Ora gli indagati hanno venti giorni per replicare alle accuse, in vista di una probabile richiesta di processo da parte della Procura. E in vista di un procedimento che metterà insieme, nella stessa aula, vincitori e vinti, indagati e presunte parti offese.