Anna Maria Boniello È scoppiata in piena estate la guerra delle lancette a Capri. A fare da detonatore la notizia dell’offerta di un milione di euro presentata al Comune dal patron di Capri Watch Silvio Staiano per l’utilizzo per il suo brand dell’immagine dello storico campanile della piazzetta, il muto testimone del salotto del mondo che da secoli scandisce con le sue lancette i ritmi della vita isolana. La proposta a sei zeri era stata inviata al sindaco per rimpinguare con un milione di euro le casse comunali: una cifra che doveva essere finalizzata alla programmazione di eventi tesi ad incentivare il turismo e per la cura e la gestione di spazi o strutture destinate ai bambini, che sull’isola purtroppo mancano. Una proposta milionaria da parte di Capri Watch, che nella classifica italiana degli investimenti pubblicitari si è piazzata al secondo posto, appena a un passo dalla Rolex, un gigante che griffa con il suo brand manifestazioni importanti come la Formula 1, la vela e tornei di tennis. E proprio il mondo del tennis è quello che ha attratto di più gli investimenti pubblicitari di Capri Watch che vanta nel suo palmares due testimonial del calibro di Fabio Fognini e Simone Bolelli, i soli tennisti italiani vincitori di un Grande Slam, oltre alla showgirl Veronica Maya, primo volto dell’azienda tutta Made in Capri che griffa anche il torneo ATP Challenger nello storico Tennis Club Napoli intitolato «Capri Watch Cup» giunto alla seconda edizione.«La mia proposta attacca Staiano giace da tempo negli uffici municipali, ritorna però alla ribalta dopo che ho appreso dalla stampa locale di un episodio che mi ha lasciato amareggiato e a dir poco allibito. Ad un’altra società, senza alcun onere, è stato consentito di riparare o sostituire l’antico orologio posto all’inizio del porto di Marina Grande, e apporre il logo da entrambi i lati del quadrante, pubblicizzando così il marchio. Tutto ciò senza bandire alcuna gara come sarebbe stato opportuno, negando ad altri brand di presentare proposte più remunerative a vantaggio della comunità».La replica arriva immediata dal palazzo municipale dove il sindaco aveva in corso una riunione, e stupito dichiara: «Apprendo solo ora la notizia riguardante la proposta della Capri Watch dice il primo cittadino Gianni De Martino – che, sicuramente, non è pervenuta nel periodo di amministrazione del sottoscritto. Proprio per questo motivo non posso esprimere alcun giudizio. Ma sicuramente precisa il sindaco – tutto quello che coinvolge l’immagine di Capri e i suoi simboli, quali appunto il campanile della piazzetta, non può essere trattato superficialmente, né si può pensare che interessi commerciali e pubblicitari possano violentare quanto di più storico esista a Capri. Ma conclude De Martino lasciando intravedere una schiarita sul fronte delle polemiche in corso – il confronto e la disponibilità ad approfondire l’argomento sono sempre aperti».Le parole di De Martino non mettono però fine alla guerra delle lancette: un milione di euro in un momento di magra, viste le ristrettezze in cui versano i bilanci dei comuni a causa della spending review e del patto di stabilità, potrebbero rivelarsi molto utili proprio nelle direzioni indicate dalla richiesta di Capri Watch. E in particolar modo quello che riguarda le strutture dedicate ai bambini, come spazi attrezzati o campetti pubblici nel pieno del centro abitato, così come le strutture turistiche, a partire dalla mancanza di pensiline, che proprio in questi giorni sono state oggetto di proteste da parte di cittadini che devono sottoporsi a lunghe code sotto il sole sia ai capolinea che alle fermate intermedie di Capri ed Anacapri.Una serie di interventi che forse attraverso donazioni private, così come sponsorizzazioni o utilizzo di location a scopi pubblicitari, non andrebbero a perdersi tra le mille pastoie burocratiche che legano le mani agli amministratori. Ed erano questi gli intenti che hanno animato lo spirito dell’imprenditore isolano a presentare in municipio l’offerta. Una proposta sulla quale è calato il silenzio. E il patron Staiano dice: «Capri Watch attende ancora risposta alla sua offerta. Un milione di euro senza vincoli e a vantaggio dell’intera comunità caprese ed in particolare ai bambini che soffrono della quasi totale assenza di spazi e strutture ricreative a loro destinate».E ora la polemica sull’offerta appare destinata a viaggiare oltre l’isola e oltre il tempo del suo campanile.