Fonte: Metropolis
di Marco Milano
Capri. Il campo di Cesina verrà acquisito a patrimonio comunale. Ad annunciarlo è il vicesindaco con delega ai lavori pubblici e sport Ciro Lembo durante un sopralluogo effettuato lungo via Cesina, la strada che conduce al monte San Michele, dirimpettaio del Monte Tiberio e che si chiude proprio poco dopo il fondo di settemila metri, di proprietà privata, ma abbandonato da anni, che i capresi chiamano il campetto di Cesina. E il legame con il nome sportivo non è casuale visto che sino a trent’anni fa era sede di tornei di calcio e della crescita sana fatta di calci dati ad un pallone tra amici. Pali e traverse montate dai giovani e strisce disegnate sulla terra battuta per farne il ritrovo di intere generazioni capresi appassionate di sport. Intorno al campetto di calcio, altri ragazzi che correvano in bici e a poca distanza dal rettangolo di gioco, gli anziani a dilettarsi con le bocce. Un angolo della Capri genuina e sana, che poi, con la chiusura dell’accesso, ha lasciato il passo all’abbandono, alla vegetazione che, non più calpestata e tagliata volontariamente da chi frequentava il campetto, diventava foresta ad altezza uomo. Un covo, oggi, di animali e natura e spesso anche discarica abusiva, tanto che negli anni scorsi, per qualche tempo il campo venne sequestrato. Poi di nuovo il nulla, per la rabbia degli abitanti della zona, costretti al quotidiano risveglio dinanzi ad una selva e ad un pugno in faccia ad un’intera comunità che potrebbe invece godere di uno spazio all’aperto dove praticare attività sportive o semplicemente passeggiare. Ora il comune di Capri dopo un primo tentativo di acquisto portato avanti negli anni scorsi, sarebbe pronto, secondo quanto anticipato dal vicesindaco Ciro Lembo, a sostenerne le spese per rilevare il campetto e farne un’area pubblica per bambini ed anziani.

















