Fonte: Roma
La Procura non arretra di un solo passo e per i ras dei datteri, accusati di aver devastato i fondali di Napoli, Capri e dell’area stabiese, invoca dieci condanne per un ammontare di oltre 70 anni di reclusione. Queste, nel dettaglio, le pene invocate dal pm Vanacore nella requisitoria tenuta innanzi ai giudici della Terza sezione penale: Pasquale Amato (nella foto), classe 1964 anni, 10 anni e 8 mesi; Pasquale Amato, classe 1965 anni, 11 anni e 4 mesi; Vincenzo Amato, classe 1970, 7 anni e 8 mesi; Mario Amato, 6 anni e 10 mesi; Giuseppe Viola, 9 anni e 8 mesi; Elpidio Viola, 11 anni e 8 mesi; Catello Viola, 5 anni e 4 mesi; Vincenzo Amato, classe 1990, 4 anni e 2 mesi; Vincenzo Amato, classe 1998, 4 anni; Luciano Donnarumma, 5 anni.
Toccherà adesso al collegio difensivo (composto tra gli altri dagli avvocati Paolo Gallina, Generoso Grasso e Raffaele Attanasio) provare a scalfire il quadro indiziario nelle prossime udienze: la sentenza dovrebbe essere pronunciata a inizio giugno. La difesa ha però intanto ottenuto un primo risultato. Il collegio giudicante, ritenendola incompatibile con la formula del rito abbreviato condizionato, ha infatti rigetto la richiesta della Procura di acquisizione di nuovi atti, in particolare delle sentenze di condanna che hanno già colpito gli altri coimputati che sono stati processati con l’abbreviato “secco”.
Secondo la ricostruzione accusatoria, il Molo San Vincenzo e il Molo San Giovanni erano diventati il territorio di caccia di Pasquale Amato, alias “‘o palumbaro”, titolare dell’omonima pescheria di via del Cassano, a Secondigliano, definito dai pm «autentico dominus del mercato nero del dattero di mare». Il pescivendolo arrestato insieme ad altre dodici persone, tra cui numerosi familiari, compresi cugino e nipote, sarebbe stato per anni e anni il «coordinatore delle attività del sodalizio criminale sul territorio del comune di Napoli e di quelli limitrofi, in particolare Quarto, Villa Literno, Volla, Castel Volturno, Sant’Antimo, Pozzuoli, Giugliano in Campania e Bacoli.