Fonte: Il Mattino.it
di Mariano Della Corte
E’ appena trascorso il weekend delle giornate FAI d’Autunno, giunto quest’anno alla tredicesima edizione. Il Fondo per l’Ambiente Italianoha aperto in tutto il Belpaese beni, parchi, monumenti per valorizzare e far conoscere il patrimonio culturale e paesaggistico del nostro territorio. Per l’occasione, anche sull’isola azzurra il gruppo FAI ISOLA DI CAPRI ha aperto questo fine settimana le porte della storica Villa Monetella a Capri, in zona Tiberio, permettendo numerosi ingressi sia al mattino che al pomeriggio lungo tutto il weekend. Villa Monetella si trova alla fine della prima pianura dopo il bivio della Croce, lungo via Tiberio, sulla stradina che porta a Villa Jovis, ovvero le rovine della dimora dell’imperatore. La villa presenta un’entrata signorile affiancata da due pilastri. La facciata è di un brillante color salmone, una tinta calda e pastello, con accenti bianchi delle colonne e dell’architrave della loggia al primo piano.
Villa Monetella è stata costruita prima del 1900 come casa agricola, dove viveva il proprietario di una vasta area di terreno, che nel tempo si è ridotta di dimensioni. Tra il 1908 e il 1913, lo scrittore e critico d’arte russo Anatolij Lunacarskij visse qui con la moglie Anna. Lunacarskij faceva parte della cerchia di amici di Maksim Gor’kij. Insieme allo scrittore Gor’kij e ad altri, fondò in quegli anni un’università russa di partito. Dal 1967 la villa è la residenza estiva di Emilia Cortese. Impegnata per il ministero degli esteri decenni in giro per il mondo, vede in villa Monetella un rifugio per la sua famiglia di diplomatici. La struttura della casa, con le tre camere da letto al primo piano e la cucina e la zona giorno al piano inferiore, è stata mantenuta nei secoli. Anche il camino in mattoni nella zona nord-est della casa è autentico.
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Il programma culturale di queste giornate FAI sull’isola di Capri ha acceso i riflettori, oltre che sulla dimora storica di Capri, anche su Anacapri attraverso la presenza dei soci dell’associazione L’Oro di Capri che hanno raccontato sul luogo la storia della produzione dell’olio di oliva sull’isola di Capri nell’ultimo millennio. Negli ultimi anni hanno aperto le porte al FAI le seguenti importanti dimore storiche: Villa Lo Studio (Capri, Via Tragara) e Villa Mura (Capri, Via Castello), Il Rosaio (Anacapri, Via Ceselle) L’oliveto di Pino dei monaci (Anacapri, Sentiero dei Fortini). Dal 2021 esiste il gruppo FAI ISOLA DI CAPRI, creato da Michele Pontecorvo Ricciardi, attualmente presidente del FAI Campania, che ha sempre avuto a cuore l’isola di Capri e la sua storia. Attualmente il gruppo FAI (capogruppo Stefanie Sonnentag) è composto da una decina di volontari e per le giornate FAI d’autunno hanno preso parte all’iniziativa tanti studenti dell’Istituto Axel Munthe.