IL TRAVAGLIO: Una partoriente, dopo la visita in una clinica napoletana, era ritornata a Capri, avendole detto che i tempi per il parto non erano ancora maturi. Ma durante la notte la donna ha avvertito i primi dolori e il marito ha allertato il 118. Erano le tre circa del mattino e si sarebbero dovute avviare le procedure trasferire la partoriente in un ospedale della terraferma. Tuttavia, per evitare il trasporto in elicottero e il rischio di un parto a bordo, è entrato in scena il ginecologo che ha chiesto alle ostetriche Rosaria Atruia e Rosaria Schettino, alle infermiere Gina Tortora e Tina Orbelli e alla pediatra Ivana Corsi se se la sentivano di far partorire la donna in ospedale.
Nessuno si è tirato indietro ed è stata subito allestita la sala parto, un locale chiuso e inattivo dal 2017, data in cui il piano sanitario cancellò il punto nascite di Capri. La nascita di Christian è stata accolta con gioia da Teresa e Giovanni, i due genitori del piccolo, che hanno temuto per la vita del nascituro e che si sono uniti in un abbraccio corale con i medici e lo staff dell’ ospedale che con abnegazione ha evitato il trasferimento consentendo che il bambino nascesse sull’ isola.
Gioia e commozione in sala parto al primo vagito di Christian, nato sanissimo, tre chili e duecento di peso, che potrà esibire sui suoi documenti di essere nato a Capri. È da tempo che il problema del punto nascite viene sollevato in Regione dagli amministratori locali e tra questi dal medico caprese Paolo Falco che nella passata amministrazione rivestiva il ruolo di consigliere delegato alla sanità. La gioia della nascita è stata condivisa anche dal Comune di Anacapri dove risiede la coppia che attraverso i propri canali social ha voluto dare i propri auguri istituzionali ed un caloroso benvenuto al nuovo piccolo concittadino.