Fonte: Metropolis
di Marco Milano
CAPRI – Capri e le isole del golfo “zone disagiate”, riconosciute deroghe per sanità e scuola. La Regione Campania, sottoscrive l’esistenza delle cosiddette “zone disagiate” approvando all’unanimità la proposta di legge a prima firma del Presidente del Consiglio regionale della Campania Gennaro Oliviero. Capri, Ischia e Procida, dunque vengono indicate come zone disagiate e da parte del consiglio regionale vuol dire dichiarare che esiste una realtà di territori che affrontano ogni giorno difficoltà strutturali nell’accesso alla sanità. “Con grandissima soddisfazione – ha dichiarato il sindaco di Capri Paolo Falco – apprendiamo che la legge regionale che riconosce le isole del golfo zone disagiate assieme ad alcune località di terraferma è stata approvata. Questa legge segna un nuovo capitolo per la sanità insulare, sempre complessa e di difficile gestione. Siamo consci che rappresenta solo un primo ma significativo passo per migliorare l’assistenza sanitaria per i nostri concittadini”. La proposta di legge regionale recante il riconoscimento delle isole di Capri, Ischia e Procida e dei Comuni di Sessa Aurunca, Piedimonte Matese e Sapri come “zone disagiate” a iniziativa del Presidente del Consiglio regionale Gennaro Oliviero e dei consiglieri Giuseppe Sommese, Tommaso Pellegrino, Francesco Picarone e Corrado Matera, ha ricevuto il voto favorevole all’unanimità dell’Aula. L’istanza chiedeva l’attenzione verso esigenze e disagi dei territori periferici e insulari della Campania. Le tre isole del golfo, Capri, Ischia e Procida si erano attivate in questo senso dando vita ad una raccolta di firme per depositare la proposta di legge popolare. In poche settimane a marzo sono state raccolte diciassettemila firme delle cittadinanze isolane, quasi il doppio di quelle minime occorrenti. I problemi legati allo status di insularità infatti sono particolarmente sentiti, reali e vengono vissuti sulla pelle di chi vive sulle isole tutti i giorni tutto l’anno. Aldilà della vetrina di località vacanziera e dal respiro internazionale, infatti, c’è una quotidianità fatta anche di tante criticità per l’organizzazione dei servizi e per la fruizione di diritti fondamentali. “Con questa legge – ha detto il presidente Gennaro Oliviero – riconosciamo diritti e dignità a territori che, per la loro particolare posizione geografica e orografica, necessitano di strumenti normativi adeguati. Il riconoscimento della condizione di disagio consente l’attivazione di deroghe a vincoli nazionali che, se applicati in modo uniforme, rischiano di penalizzare le comunità più fragili come queste. Una scelta di giustizia territoriale, che guarda alle esigenze reali delle comunità e che consente ora, a pieno titolo, l’applicazione delle deroghe previste dalla normativa nazionale in ambito sanitario, scolastico e infrastrutturale. Un passo essenziale per garantire continuità assistenziale, sicurezza e dignità nei nostri territori”. La legge approvata vuole fare da tutela dell’equità territoriale, favorendo l’inclusione e la permanenza delle comunità. “Si tratta – ha aggiunto il presidente del consiglio regionale – di una norma di civiltà”.


















