Fonte: www.teleischia.com
di redazione
Aggiornamenti sulla richiesta dei Comuni di Capri e Anacapri per l’avvio del percorso per l’istituzione dell’area marina protetta.
Si sono tenute nel tempo diverse riunioni l’ultima delle quali si è svolta il 10 aprile 2019, con il Sindaco di Capri, l’Assessore al turismo di Anacapri e l’ISPRA. In quell’occasione è stato riconfermato l’interesse per l’AMP (Area Marina Protetta) di gran parte della popolazione dell’isola e sono stati rappresentati i gravi impatti presenti nell’area a causa di una eccessiva e incontrollata fruizione turistica.
Una volontà ribadita anche dall’impegno a contribuire finanziariamente al funzionamento dell’AMP destinandovi, stabilmente, parte degli introiti derivanti dai contributi di sbarco, assunto con le delibere di giunta del Comune di Capri, n. 55 del 05/04/2019, e del Comune di Anacapri, n. 76 del 03/04/2019.
Al riguardo, la Direzione PNM(Protezione della natura e del mare), ha chiesto che i due Comuni formalizzassero espressamente che i contributi sarebbero stati prioritari e costanti, e che fosse trasmesso uno storico degli ultimi tre anni delle entrate provenienti dai contributi di sbarco. Tali richieste non sono state ad oggi riscontrate.
Pur accogliendo con favore tale disponibilità di contribuire da parte dei Comuni, è stata evidenziata la necessità di mettere comunque in atto uno specifico intervento legislativo per risorse finanziare aggiuntive finalizzate all’istituzione e al funzionamento a regime della nuova area marina protetta. I Comuni hanno proposto per la gestione della futura AMP la costituzione di un consorzio di scopo al quale dovrebbero partecipare, oltre i due stessi Comuni, anche Università e associazioni ambientaliste.
Capri e Anacapri hanno manifestato da tempo il loro interesse per l’istituzione dell’area marina protetta ed il Ministero ha sempre rappresentato la più ampia disponibilità al riguardo. E’ stata però al contempo evidenziata come necessità presupposta il reperimento delle risorse finanziarie per la fase istruttoria e che ne assicurassero successivamente il funzionamento ordinario.
Sul punto oltre la volontà dei Comuni di mettere a disposizione proprie risorse provenienti dai contributi sulla tassa di sbarco, può dirsi che il Ministero sta proponendo emendamenti alla legge di stabilità per prevedere apposite risorse dedicate all’istituzione di nuove aree marine protette tra cui quella di Capri.
Ci sono aspetti procedurali da verificare, ma certamente si ritiene che l’istituzione dell’AMP di Capri rappresenti un altro importante tassello nel sistema nazionale delle aree marine protette, ed è significativo che la popolazione caprese la consideri una possibilità da perseguire per assicurare una tutela e una valorizzazione sostenibile ambientalmente.