Anna Maria Boniello – Paura sull’ isola nel pomeriggio dell’ ultima domenica di settembre: l’ atmosfera quasi estiva è stata turbata dall’ improvviso apparire sulla cima di Monte Solaro di lunghe e grigie colonne di fumo.
È apparso subito chiaro che si trattava di un incendio di vaste proporzioni, divampato nell’ area denominata valletta di Cetrella: tra gli habituè e soprattutto i residenti sono tornate alla mente le drammatiche immagini degli incendi degli anni ’70 e ’90, che durarono alcuni giorni e che furono tanti violenti da rendere necessario, nel primo caso, l’ intervento dei marinai della portaerei americana ormeggiata nel porto di Napoli, mentre nel secondo caso provocarono addirittura una vittima. Ieri invece, un po’ per l’ assenza di vento un po’ per la tempestività dell’ intervento di vigili del fuoco e protezione civile l’ incendio – che secondo i primi rilievi è di origine dolosa – è stato circoscritto nel giro di quattro ore; verso le 21.30 però alcuni focolai hanno ripreso forza.
LA SEGGIOVIA I primi ad avvistare la colonna di fumo e a chiamare i vigili del fuoco sono stati gli operai e i tecnici della seggiovia del Monte Solaro che dal centro di Anacapri porta sulla cima del monte, immediatamente preclusa al pubblico. L’ impianto è stato lasciato a disposizione dei soccorritori, e tra questi il nucleo di protezione civile del Comune di Anacapri, i volontari dell’ associazione Amici di Cetrella che cura la zona e tanti giovani, richiamati attraverso il tam tam sui social network. Intanto è entrata in azione la squadra D del distaccamento dei pompieri di Capri, coordinata dai capisquadra Vincenzo Medugno e Giuseppe Esposito, che ha impiegato i mezzi tagliafuoco e le fruste poiché nella zona non esiste un approvvigionamento diretto di acqua. Il sindaco di Anacapri Franco Cerrotta ha aperto il Municipio per dare vita a un’ unità di crisi in stretto contatto con protezione civile e Prefettura. Da Napoli si sono levati in volo due elicotteri del servizio antincendio regionale che hanno prelevato acqua dal mare versandola sulle fiamme.
LA PIAZZETTA I volontari nel frattempo hanno aiutato a riscendere da Cetrella verso il centro di Anacapri alcune anziane donne che si trovavano nella chiesetta sull’ eremo per i riti religiosi di settembre. Ma l’ incendio ha messo in agitazione tutta l’ isola, per il fumo visibile sia sul versante di Marina Piccola, dove si trovano gli stabilimenti balneari affacciati sui Faraglioni, sia in piazzetta. Le fiamme che, hanno riguardato circa un ettaro di sterpaglie e sottobosco in un’ area piuttosto accidentata, sono state domate dopo le 18, ma il sindaco ha istituito un presidio notturno per vigilare sui rischi di nuovi focolai. Sulla «mano» che ha acceso il fuoco sono in corso le indagini.

















