da redazione
Un ultimo atto d’amore verso la sua amata Capri arriva dallo stilista francese Yves Dupuis. Lo stilista era approdato a Capri nel 1968, forte di studi di alta moda alla scuola di Dior a Parigi ed era scomparso il luglio scorso a 77 anni in seguito ad una lunga malattia. Come riportato dall’articolo di oggi su “Il Mattino” a pagina 28, a cura di Mariano Della Corte: “lo stilista francese che ha legato il suo nome all’ isola azzurra e allo stile caprese, ha lasciato in eredità al Comune di Capri la sua villetta in via Tragara perché venga trasformata in museo. Il bene intero entrerà a far parte del patrimonio comunale di Capri insieme agli arredi della villa, grazie a un lascito testamentario disposto dallo stesso Dupuis dopo un intenso scambio di contatti con il sindaco di Capri Marino Lembo.”
Nell’articolo si parla dello scambio iniziato tra il sindaco di Capri e lo stilista durante il periodo del lockdown, quando sull’ isola si era saputo che la villa era stata messa in vendita: “il sindaco si era detto disponibile ad acquisire l’ immobile ai beni comunali per farne un museo. Decisione che aveva convinto lo stilista al punto da spingerlo a inviare al sindaco le chiavi della proprietà. Nel testamento, poi, la generosa clausola.”
Un particolare interessante circa la storia del bene è legato alla presenza in questa dimora del poeta Rainer Maria Rilke. Scrive infatti “Il Mattino”: “Desta curiosità che uno dei primi illustri abitanti della Villa di Dupuis a Tragara era stato il grande poeta e scrittore austriaco, di origine boema, Rainer Maria Rilke, che giunse sull’ isola nel 1906, preferendo il clima di Capri al grigiore cittadino delle capitali europee quali Parigi e Berlino.”
Il pezzo racconta della raffinatezza di Dupuis, simbolo di una Capri legata alle creazioni artigiane e ad uno stile semplice, che si avvaleva di esperti sarte come Gianna Cosentino e termina con queste parole: “L’ eleganza di Dupuis, un sognatore creativo che trasformò la moda Capri in uno stile che faceva tendenza nel mondo lo rendeva molto amato dalle sue clienti e amiche. Tra loro in particolare c’ era Guia Grassi, storica direttrice della boutique Amina Rubinacci.”