Fonte: Metropolis
di Marco Milano
A Capri le istanze di condono sono troppo care. A segnalarlo è CapriVera il gruppo consiliare di opposizione in una missiva inviata dal consigliere Paolo Falco. La questione riguarda gli importi per i diritti di segreteria da versare unitamente all’integrazione documentale delle istanze di condono edilizio (leggi 47/85 e 724/94). «Nel condividere la necessità e l’opportunità di regolarizzare le tante istanze ancora inevase si legge nella nota di CapriVera – e ritenendo più che apprezzabili gli sforzi e le diverse attività avviate dall’ufficio per definire l’iniziativa in oggetto, riteniamo doveroso esporre alcune considerazioni allo scopo di contribuire ulteriormente alla buona riuscita del percorso avviato. La integrazione della documentazione prevede, tra l’altro e contestualmente alla presentazione dei restanti documenti, anche il versamento degli importi relativi ai diritti di segreteria e per il cittadino il versamento in un’unica soluzione appare particolarmente oneroso soprattutto se rapportato al difficile momento economico generale del paese. Non possiamo dimenticare scrive il consigliere di CapriVera Paolo Falco in un altro passaggio – che per il cittadino la definizione di una istanza di condono edilizio, oltre al versamento dei citati diritti di segreteria, comporta l’onere per diverse altre spese riguardanti progettazioni, rilievi, svincolo idrogeologico, saldo di oblazione, autorizzazione paesaggistica, sanzione paesaggistica, versamento degli oneri di urbanizzazione e del costo di costruzione, etc.. Quindi un impegno economico notevole». Tra i suggerimenti proposti dal gruppo consiliare CapriVera quello di «posticipare il pagamento dei diritti di segreteria all’esito del procedimento e, quindi si legge – rinviare la corresponsione di quanto dovuto a periodi, si spera, meno interessati dall’attuale crisi economica, o in alternativa consentire la rateizzazione dei diritti di segreteria. Tale procedura, tra l’altro, eviterebbe anche un trattamento sperequativo è scritto – nei confronti di chi, oggi, viene sollecitato ad attivarsi, a pena di decadenza, per la definizione delle proprie istanze di condono».