Fonte: Metropolis
di Marco Milano
A Capri la grande folla dell’estate record ma si pensa al modello Venezia e al numero chiuso per non collassare. L’isola azzurra come più volte dimostrato da dati e cifre sta vivendo una stagione turistica da primato, tra vacanzieri italiani e stranieri, vip e ceto medio, viaggiatori stanziali e mordi e fuggi, insomma tutti amano Capri e non possono fare a meno di trascorrere su questo magico scoglio qualche ora o diversi giorni. La particolare peculiarità del territorio, però, fa emergere il rovescio della medaglia, ovvero le lunghe file, le fiumane sul porto all’arrivo e alla partenza e più in generale la sensazione di una località che un po’ ovunque stia al limite, al livello riserva se si vuol prendere a prestito il gergo automobilistico. E così da operatori e addetti ai lavori viene invocato quel modello Venezia che potrebbe essere la chiave del fu-turo anche all’ombra dei Faraglioni. In laguna, infatti, il sindaco Luigi Brugnaro, anche leader del movimento politico Coraggio Italia e che di recente è stato insignito del titolo di primo cittadino più apprezzato d’Italia, ha messo in piedi per la prossima stagione una sorta di numero chiuso variabile. Un sistema flexy che vede le tariffe della tassa di sbarco modificarsi, aumentare o diminuire a seconda se la cittadina veneta sia in un periodo da bollino rosso o da colori più tenui, e quindi meno affollata. Insomma, per scongiurare affollamenti e calche che, poi, fanno rima con scarsa vivibilità e fruibilità di una località turistica amata e famosa (e in questo Venezia e Capri sono praticamente sorelle), il ragionamento è stato quello di riorganizzare il terziario in modo da spalmare i flussi tra numero massimo di visitatori al giorno e costi che variano per incentivare il turismo nei giorni di minore affluenza e disincentivarlo quando l’ideale cartellone reca la dicitura full. Il secondo step studiato a Venezia e mutuabile anche per Capri, infine, è quello dei tornelli, che nel caso dell’isola cara all’imperatore Tiberio, potrebbero essere rappresentati da strutture al porto di Marina Grande, vero terminal della movimentazione turistica.

















