Fonte: Il Mattino del 11 aprile 2021
dalla pagine Lettere al Mattino
Capri, che bel ricordo di Vincenzo Simeoli Apprendo della dipartita di Don Vincenzo Simeoli nella sua amata Isola Azzurra. Il presbitero ha incrociato anche la mia vita di credente laico: fu viceparroco di Santa Maria di Galatea nella frazione di Mortora e nel frattempo reggeva anche la Chiesa di Preazzano. Posso dire di avere incrociato pochi sacerdoti del valore umano e pastorale di Don Vincenzo. Persona colta, si dilettava anche nella scrittura di cronachette storiche curate e precise. Ma è nella sua attività pastorale che ha dato il meglio di sé: riusciva ad essere vicino ai giovani io allora lo ero ed anche alle persone più in là con gli anni. Soprattutto camminando a piedi e con qualsiasi tempo; Don Vincenzo non aveva la patente svolgeva il suo apostolato nella visita ai malati ed a chi non era deambulante. Ecco il Nostro è stato forse l’ esempio più lampante di come una buona cultura contadina impreziosita da studi classici possa rappresentare una risposta allo sradicamento che le nostre società attraversano in questo periodo di globalizzazione assoluta anche sanitaria.
Mancherà a chi ha potuto conoscere il suo cuore buono.
Vincenzo Aiello