Fonte: Il Mattino
di Anna Maria Boniello
Dal molo Beverello il caos si è spostato sulla stretta banchina del porto di Capri. Inutili i vari tavoli di concertazione e gli incontri nelle sedi ufficiali in Regione e Prefettura. A lanciare l’ allarme, ieri mattina, la delegazione isolana dell’ Unione consumatori cui si sono rivolti residenti e isolani che in prossimità della loro partenza si sono trovati in mezzo a una calca senza il minimo controllo, il tutto documentato da fotografie dalle quali «si evince chiaramente scrive l’ Unione Consumatori che non si rispettano minimamente le ordinanze e i protocolli regionali soprattutto nei punti di massima affluenza come è il porto commerciale». L’ associazione ha quindi chiesto alle istituzioni di «intervenire con urgenza» chiedendo «il rispetto del distanziamento degli accosti» e «quello delle prescrizioni anti-contagio in maniera netta e decisa».
Quella di ieri è stata la vigilia di un weekend che segna l’ avvio del mese di agosto e perciò si prevede più affollato degli altri, anche per le temperature roventi. E durissime proteste arrivano anche dal sindaco di Capri Marino Lembo, che ieri ha prorogato l’ ordinanza che obbliga a tenere le mascherine all’ aperto fino al 15 settembre. «Abbiamo messo in atto – dice Lembo – tutte le azioni possibili, abbiamo costituito una task force insieme ad Asl, operatori turistici, associazioni di imprenditori e forze dell’ ordine per rendere Capri sicura. Abbiamo partecipato a riunioni in Regione e Prefettura e in quelle sedi abbiamo espresso tutte le nostre perplessità su criticità che potrebbero mandare il sistema in tilt. Abbiamo chiesto il distanziamento degli orari delle corse e di dividere gli accosti, proprio perché le banchine del porto non consentono assolutamente il distanziamento ed abbiamo anche chiesto che dagli aliscafi i passeggeri scendessero a piccoli gruppi in maniera da farli defluire rispettando i limiti di distanziamento obbligatorio.
Abbiamo chiarito tutto, le forze dell’ ordine hanno fatto richiesta per ottenere un organico aumentato almeno in questo mese di agosto. Voglio essere ottimista conclude il primo cittadino sperando che da oggi le nostre richieste fatte nelle sedi ufficiali dal sottoscritto e dal sindaco di Anacapri vengano accolte».
IL PROTOCOLLO In queste stesse ore a Capri parte l’ applicazione di un protocollo, voluto dal Comune ed elaborato a titolo gratuito dallo studio giuslavorista napoletano LabLaw, che si propone di gestire il personale che lavora nelle imprese turistiche e consentirgli di prestare la propria opera professionale in tranquillità e sicurezza. Un sistema di misure estendibili agli ospiti degli alberghi e dei locali pubblici capresi. «L’ iniziativa è unica nel suo genere spiega il sindaco a conferma che Capri è la prima località a dotarsi di misure che tutelano l’ intero mondo turistico». La consigliera delegata al turismo Ludovica Di Meglio aggiunge: «Con l’ adozione del protocollo vogliamo offrire uno strumento utile di immediata applicazione a tutte le imprese della città di Capri. L’ idea è stata portata avanti con il supporto di uno studio legale specializzato che ha voluto realizzarlo gratuitamente come gesto d’ affetto nei confronti dell’ isola, nel momento più critico della ripresa di tutto il comparto».