Anna Maria Boniello Capri Capri piena di buche come Roma. Piccole o grandi che siano, le buche sul selciato nelle varie zone dell’isola sono diventate vere e proprie trappole, e spesso causa di cadute rovinose, specialmente sul porto commerciale dove sbarcano migliaia di persone al giorno.Residenti, turisti in particolare stranieri, lavoratori e studenti pendolari e i vacanzieri stanziali con seconde case sull’isola. L’incidente più clamoroso è accaduto giovedì pomeriggio ed ha avuto come protagonista una signora di Capri che era scesa dall’aliscafo in arrivo da Sorrento. La donna, all’altezza del molo 5, era appena scesa dalla passerella ed è inciampata in una buca, una delle tante che si trovano lungo il percorso del molo, ed è caduta rovinosamente a terra. La donna è stata immediatamente soccorsa dagli altri passeggeri che hanno allertato il 118. L’autoambulanza l’ha poi trasportata al pronto soccorso dell’Ospedale Capilupi. I sanitari dopo aver prestato le prime cure hanno sottoposto la donna ad un esame radiologico e le hanno riscontrato una brutta frattura al malleolo. Ieri mattina, sempre sul porto di Marina Grande, ad essere vittima delle insidiose trappole disseminate lungo la banchina è stato un turista straniero in gita giornaliera che dopo essere sceso dall’aliscafo, a poca distanza dal luogo dell’incidente di ieri, a causa del dislivello del selciato causato da un’ulteriore buca è stato vittima di una caduta che fortunatamente per lui non ha avuto gravi conseguenze.A segnalare il problema che però pare non trovi soluzione immediata né al porto né in altre zone dell’isola come ad esempio in Via Provinciale Marina Grande dove da diversi giorni, forse a causa di alcune infiltrazioni si è aperta una falla dalla quale fuoriesce in continuazione un rivolo d’acqua.Ovviamente non sono solo il porto e le strade provinciali ad essere disseminate di buche, ma anche tutte le stradine intorno al centro storico, in particolare i vicoli che si diramano dalla piazzetta, come via Delle Botteghe, via Madonna delle Grazie, via Longano e persino nelle zone più frequentate dai turisti, come Tragara ed i giardini di Augusto, e le strade che conducono alla Certosa ed Occhio Marino, per non parlare poi delle strade panoramiche delle zone alte che conducono a Tiberio, Matermania ed alla Piazzetta delle Noci.
















