L’OPERAZIONE
Capri osservata speciale. Per le due settimane centrali di agosto l’isola è stata al centro di controlli ancora più serrati soprattutto nelle aree di maggiore affluenza di barche. Su precise disposizioni dell’ammiraglio Gaetano Angora, direttore marittimo della Campania, i Faraglioni sono stati guardati a vista, così come l’ingresso del porto di Marina Grande, l’area delle boe di Marina Piccola. Nel mirino della Guardia Costiera soprattutto le distanze di sicurezza e il rispetto delle velocità. Il report della Guardia Costiera è, come sempre, puntuale. Gli uomini del comandante Francesco Potenzieri, hanno effettuato 29 pattugliamenti complessivi, sono stati eseguiti 84 controlli a unità da diporto. Nel corso di questi controlli effettuati nelle due settimane di centro agosto, sono state accertate 55 infrazioni, tra queste 3 per attività commerciale abusiva e 5 per intralcio alla navigazione alle unità di linea. La maggioranza delle altre infrazioni che rilevate riguardano navigazione/ancoraggio sottocosta. Sono state anche sanzionate due compagnie di navigazione per violazione alle ordinanze che regolamentano la navigazione in ambito portuale.
LA FOTOGRAFIA
Capri sorvegliata speciale, dunque. I benefici si sono visti e sono sotto gli occhi di tutti: ha funzionato anche la deterrenza, se è vero com’è vero, che il traffico delle barche intorno all’isola è notevolmente diminuito. Sì, c’è il calo complessivo del turismo lungo tutta la costa campana, ma è anche vero che è calato il cosiddetto traffico dei gitanti, quelli che, soprattutto nei fine settimana, difficilmente rinunciavano al bagno nel mare di Capri. Un discorso a parte meritano i traffici verso la Grotta Azzurra. Per la visita al monumento è arrivato il momento di porre un freno alla sfacciata sudditanza del Dio denaro. A Capri si può comprare l’escursione alla Grotta su tutto il molo di Marina Grande, dal faro alla radice e anche oltre. Si tratta solo di aprire il portafogli e pagare. E con i biglietti verdi alla mano, non c’è fila che tenga, non ci sono code da rispettare. Basta osservare quello che succede quando si avvicinano all’area i tender delle barche di lusso, quando i biglietti possono diventare anche rosa. Un traffico, noto a tutti, che vedono tutti e che, naturalmente, non riguarda affatto il biglietto di ingresso nel monumento, quello il cui beneficio ricade anche sui comuni di Capri e di Anacapri; riguarda, invece, la barca che ti deve accompagnare e, soprattutto, l’ordine da seguire negli ingressi. La foto denuncia pubblicata sui social dall’europarlamentare Francesco Borrelli, è un segno evidente della tensione che si crea all’ingresso.
LA REPLICA
Certo è un «lavoro difficile», come dice Vincenzo Iaccarino presidente della Cooperativa battellieri. È anche vero però che non tutti usano la necessaria professionalità che questo lavoro difficile richiede. Un lavoro «durante il quale si devono affrontare tante problematiche, dall’afflusso disordinato delle imbarcazioni dei turisti alla sicurezza dei passeggeri, e che viene condotto con professionalità ed orgoglio», aggiunge Iaccarino. Che poi aggiunge: «il comportamento sconsiderato di qualcuno, rischia addirittura di infangare l’immagine dell’isola su cui vive e che ama. Per quello che è successo saranno presi seri provvedimenti» dice Iaccarino facendo riferimento alla lite tra due battellieri all’ingresso della Grotta Azzurra le cui immagini hanno fatto il giro del mondo. Iaccarino, insomma, giustamente, non vuole che venga fatta di tutta l’erba un fascio. «La Cooperativa battellieri di cui sono presidente – spiega – svolge l’attività alla grotta azzurra di Capri da molti anni. Tutti i giorni i componenti, soci lavoratori, devono affrontare una serie di problematiche quali l’afflusso continuo, incontrollato e disordinato di imbarcazioni che provengono dal porto di Capri, dal golfo di Napoli, a cui si aggiungono i turisti provenienti da Anacapri e che chiedono di usufruire del servizio velocemente. I soci lavorano con grande attenzione, curando per ogni ingresso ogni piccolo particolare che possa garantire la sicurezza dei turisti. Sono costretti continuamente ad evitare le onde improvvise create dai mezzi che passano velocemente in lontananza. Nonostante questo svolgono il lavoro con orgoglio e perizia per garantire che tutto funzioni. Ovviamente l’imprevisto e l’incidente sono sempre in agguato: quello che è successo è grave e saranno presi severi provvedimenti». Al di là delle responsabilità singole, comunque, è giunto il momento di disciplinare bene tutta la materia Grotta Azzurra andata avanti per anni, per troppi anni, con regole estrapolate da Regi Decreti. La materia va regolate da precise concessioni demaniali, da precisi regolamenti. Il sindaco di Anacapri, Franco Cerrotta, ha già chiesto l’apertura di una procedura di evidenza pubblica.